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Rischio sismico e risorse finanziarie: i presidenti delle Province abruzzesi puntano i piedi

Lettera alla Regione per sollecitare la disponibilità di fondi

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Rischio sismico: “Se la Regione non metterà a disposizione delle Province le risorse finanziarie siamo pronti alle dimissioni”.

 

E’ dura la presa di posizione dei quattro presidenti delle Province abruzzesi, Valter Catarra (Teramo), Antonio Del Corvo (L'Aquila), Enrico Di Giuseppantonio (Chieti) e Guerino Testa (Pescara), i quali hanno inviato una lettera alla Regione chiedendo “l’immediato trasferimento delle risorse finanziarie e del personale necessari a dare attuazione, attraverso gli uffici del Genio Civile, alla Legge regionale 28/2011 che reca le norme per la riduzione del rischio sismico e le modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche, riducendo i diritti di istruttoria a carico degli utenti.

 

“In caso contrario – affermano i presidenti - le Province, cui fanno capo gli uffici del Genio Civile, si vedranno costrette a restituire alla Regione la relativa delega con inevitabili, gravissimi disagi per i cittadini e  per le imprese”.

 

“La Legge 28/2011 è una buona norma, necessaria in una regione come la nostra profondamente segnata dall’esperienza del terremoto e la sua attuazione non è più procrastinabile – ha detto Di Giuseppantonio - Ma è altrettanto evidente che le Province, fra i tagli dei trasferimenti da parte dello Stato e l’azzeramento da parte della stessa Regione dei fondi destinati a taluni servizi, ai quali le Province devono sopperire direttamente con proprie risorse finanziarie, sono nella impossibilità di attuare una norma che richiede l’assunzione di personale e l’acquisto di mezzi  e beni strumentali. Gennaio è dietro l’angolo – ha concluso Di Giuseppantonio, presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi - ed è il momento di concretizzare gli impegni, altrimenti si rischia di gettare nel caos gli Uffici e di paralizzare l’attività di cittadini, professionisti e imprese”.

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