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PALI EOLICI, INSTALLATA CENTRALE ANENOMETRICA

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E' stata completata l'installazione di una centrale anemometrica in località Serra, nell'agro del comune di San Giovanni Lipioni al confine con quello di Celenza sul Trigno. Si tratta della seconda apparecchiatura elettronica collocata sul crinale dei monti dei due centri dell'Alto Vastese, utilizzata per il rilevamento costante dell'intensità dei venti. L'anemometro è uno strumento che misura la velocità del vento attraverso sistemi più o meno sofisticati. Nel più comune, quello a palette, la velocità del vento è calcolata in base al numero di giri compiuti in un tempo determinato da una ruota imperniata munita di palette e coppette collocata all'estremità di un alto ed ingombrante sostegno metallico. L'installazione di questo secondo anemometro sulla dorsale dei monti di San Giovanni Lipioni fa pensare ad un'accelerazione dei tempi di realizzazione di un'altra centrale eolica nel comprensorio interno del Vastese, dopo quelle di Castiglione Messer Marino e Schiavi di Abruzzo. Da tempo si parla della possibilità di realizzare una wind-farm nel piccolo centro montano, e nei mesi scorsi sui giornali erano rimbalzate le polemiche per i dubbi sollevati dal Wwf Abruzzo in merito alla centrale eolica di San Giovanni Lipioni. Pare infatti che il progetto che prevede la realizzazione di alcuni aerogeneratori, ciascuno della potenza di 2 Mw e un'altezza di circa 110 metri, sia sprovvisto delle necessarie valutazioni in merito all'impatto naturalistico sull'intera zona. Dante Caserta, il presidente regionale del Wwf, aveva lanciato l'allarme per i possibili danni ambientali che inevitabilmente si andrebbero a cagionare nei vicini siti di interesse comunitario, come il fiume Trigno, il bosco Montagna e il bosco Carunchino. In quelle zone sono state censite aree di predilezione per la nidificazione di alcune specie protette di rapaci, come ad esempio il nibbio reale e pare inoltre che in prossimità dei Sic (siti di interesse comunitario) le norme europee e comunitarie prevedano per progetto una preventiva e vincolante valutazione di incidenza ambientale. Troppo spesso le amministrazioni locali, allettate da una possibilità di guadagno a ben vedere modesta, ma che comunque rappresenta un'entrata per i bilanci comunali sempre in rosso, acconsentono facilmente alla realizzazione di centrali eoliche sui propri territori senza pensare troppo alle conseguenze ambientali e all'impatto paesaggistico che ne deriva. Probabilmente bisognerebbe approfondire il discorso, facendo un razionale e serio rapporto tra i costi e i benefici e soprattutto coinvolgendo nella scelta le popolazioni locali, senza cedere all'offerta e alle lusinghe degli imprenditori.
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