Assemblee di fabbrica alla Golden Lady: nella giornata di domani, mercoledì 22 giugno, si tornerà a fare il punto della situazione relativamente alla spinosa vertenza che da tempo investe il sito tessile della Val Sinello a rischio chiusura.
Al centro dell’attenzione, nelle riunioni di domani, quanto scaturito dal vertice del 9 giugno a Pescara ed il percorso avviato per portare la questione al tavolo nazionale del Ministero del Lavoro, al riconoscimento effettivo del territorio come area di crisi ed all’auspicata concretizzazione delle opportunità utili per la riconversione industriale con messa all’angolo dei rischi di nuova e pesante ‘emorragia’ sul piano occupazionale. Sottolinea questi vari aspetti il segretario provinciale della Filctem-Cgil di Chieti, Giuseppe Rucci secondo il quale è essenziale il passaggio dell’interesse nazionale su una vicenda che deve riguardare l’intero complesso aziendale Golden Lady e non le singole difficoltà di uno stabilimento territoriale.
Altro aspetto focale è il riconoscimento della Val Sinello quale area di crisi, finora, però, soltanto sbandierata intenzione con l’impegno, che deve essere sostanziale, delle varie istituzioni coinvolte, Stato, Regione, Provincia e Comune per una serie di benefici che vanno garantiti a quanti volessero tornare ad investire in zona. Il tutto, precisa Rucci, in un quadro di regole certe, senza così “gettare fumo negli occhi dei lavoratori già sfibrati da vertenze lunghe e sempre complicate”. Posta in evidenza, poi, una possibilità ulteriore, quella del riconoscimento dell’”area complessa di crisi” nel momento in cui un gruppo di interesse nazionale dovesse trovarsi in grave difficoltà. Rucci, poi, auspica un percorso sereno e responsabile nello sviluppo di questa vertenza, da parte di tutti i soggetti coinvolti, azienda stessa relativamente alla dismissione dei macchinari, ad esempio, ed agli intenti in qualche maniera di forte contrapposizione dei lavoratori e delle lavoratrici che manifestano per il loro posto di lavoro.
Per l’insediamento e le sue maestranze, la gran parte delle quali alle prese con la cassa integrazione, è questo il periodo decisivo nel quale si delinearanno certezze e prospettive. I dubbi non mancano, ma le speranze pure.