Da una parte i ricordi, ancora vivi e 'caldi', del capolavoro della scorsa stagione che - di fatto - segnò la svolta per la stagione e l'inizio della fantastica ed irrefrenabile cavalcata chiusasi con la vittoria del campionato, dall'altra la realtà di una classifica che langue e di nuovi passi falsi da non potersi permettere. La Pro Vasto si avvicina alla trasferta di domenica a Fano e, forte anche della bella soddisfazione della qualificazione in Coppa Italia ottenuta mercoledì sera all'Adriatico contro il Pescara, la prepara in un clima di generale fiducia. Pino Di Meo e i suoi ragazzi, insomma, hanno tutte le intenzioni di dare seguito alla striscia positiva delle ultime tre partite (cinque i punti totalizzati). I problemi, ad ogni modo, non mancano: su tutti gli infortuni di De Giorgi e Soria, sicuri assenti a Fano, le condizioni non ottimali di alcuni giocatori (Bonfiglio in particolare) ed il fatto di dover giocare allo stadio Mancini della località marchigiana senza l'appoggio della tifoseria, per effetto delle disposizioni che hanno vietato la trasferta ai supporter biancorossi. Si diceva, in apertura di articolo, del capolavoro del campionato scorso di serie D. Era il 28 marzo, di sabato, con la sfida teletrasmessa in diretta da Rai Sport Sat. Dopo aver chiuso senza troppi patemi la prima parte del match sul pari a reti bianche, i biancorossi si scatenarono nella ripresa. A sbloccare il risultato fu Digno, poco prima subentrato a Fiore, al 27'. In pieno recupero il sigillo del 2-0 messo a segno da Ludovisi con i vastesi ridotti in dieci, da una ventina di minuti, per l'espulsione di Scudieri (somma di ammonizioni). Un successo d'oro che ridusse da sei a tre i punti di distacco della Pro Vasto dal Fano allora capolista. Capitolo formazione, infine. Con De Giorgi out e Servi pronto al debutto in campionato dopo la buona prova di Pescara sarà ancora il pacchetto arretrato a subire i maggiori cambiamenti. Di Meo dovrebbe schierare Cioffi a destra e Servi con Okoroji al centro, confermando Giuliano a sinistra. Per il resto non dovrebbero esserci sostanziali mutamenti rispetto all'undici inizialmente schierato domenica scorsa all'Aragona contro il Celano.