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IL GP DI GRAN BRETAGNA, CONDIZIONATO DALLA PIOGGIA, E' VINTO DA SIMON: IANNONE FUORI CORSA PER UNA CADUTA

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I giri efficaci, per il risultato finale, sono stati solo cinque, dato che la gara è stata interrotta per la pioggia, e poi ripresa. Cinque, ma intensissimi, anche per merito di Simone Corsi che ha sfiorato la vittoria. Il successo, comunque, è andato a Jullian Simon: considerate le cadute (o le sventure) di ogni altro avversario di grido, lo spagnolo ha rafforzato in maniera importante la posizione di leader in classifica generale. La pioggia ed i ruzzoloni hanno portato a galla nomi insoliti: quinto Nakagami, che ottiene lo stesso risultato conquistato a Le Mans, e quindi euguaglia il migliore dell'anno. Zanetti settimo (miglior risultato anche per lui). E Redding, che qui aveva vinto lo scorso anno, ma che poi non aveva particolarmente mantenuto, ha acchiappato nuovamente il podio. L'aria di casa gli fa bene. Gara 1 - Una caduta nelle prime centinaia di metri ha visto coinvolti Olive, Iannone, Carel Pesek, Cortese, Folger, Lodge, Zarco. La Ispa-Ongetta ha perso così due uomini in un colpo solo (Iannone e Folger); Andrea, per di più, era uno dei favoriti. Se non addirittura il favorito, dopo il warm-up. “Corsi è arrivato lungo in staccata” ha raccontato il pilota abruzzese “ed ha preso Olive. Un pezzo di carena è finito sotto la moto mia. Sono scivolato. E temo di essermi rotto qualcosa...”. Così ha detto, per poi scappare in Clinica mobile, a controllare. “Chiedo scusa: ho sbagliato io” ha ammesso il romano. “Mi dispiace; ma non ci ho potuto fare nulla”. Un giro più tardi, Webb e Bradl sono rientrati al box. Al comando, in quel momento, sei spagnoli: Terol, Gadea, Simon, Marquez, Rabat, Espargaro. Alle loro spalle gli inglesi Smith (l'uomo della pole) e Redding. Migliore degli italiani, nel frangente, Corsi, al nono posto. Gli iberici hanno continuato ad alternarsi al comando; solo Smith è parso, in quel periodo, capace di inserirsi. Risultava, però, ad oltre un secondo, mentre Marquez, Terol e Simon mettevano a segno i giri più veloci. Alle loro spalle, un altro spagnolo, Rabat, è stato protagonista di una rottura e di una escursione nella ghiaia. Espargaro, nel frattempo, ha accumulato un secondo di vantaggio. La pioggia, che aveva iniziato a cadere dopo sei giri, è aumentata. Forse anche per questo, caduta di Gadea; era in terza posizione. La gara ha così perso un altro protagonista. Giù anche Espargaro: ma, proprio mentre Pol rientrava in pista, i commissari hanno iniziato a sventolare bandiera rossa: si ripartirà per una gara di cinque giri, che deciderà il risultato. La griglia sarà composta così: Espargaro, Terol, Marquez, Simon, Smith, Redding, Corsi. Gli altri, a seguire. Gara 2 - Terol girando largo, ha preso il comando. Smith e Marquez hanno rapidamente recuperato. Per poi (Smith) finire a terra, scivolando in una curva a destra. Corsi si portava al secondo posto, e si metteva in caccia di Marquez, in quel momento al comando. Alle loro spalle, rimontava Simon. In velocità pura, sul rettilineo principale, Corsi ha passato Marquez che, in una staccata successiva, lo ha ripassato. Erano i più veloci in pista, in quel momento. Allungo di Maruez, mentre Corsi veniva minacciato da Simon. Giù anche Marquez (high side). All'ultimo giro, Corsi era in grado di giocarsi la vittoria contro Simon e Redding. Simone contro Simon, negli ultimi metri. Ed è stato lo spagnolo, con un sorpasso all'ultimoo giro, a conquistare la prima posizione e difenderla fin sul traguardo.
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