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DI MEO NON PERDE TEMPO E PROGETTA LA NUOVA PRO VASTO: PRIMI MOVIMENTI PER IL MERCATO BIANCOROSSO

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Il portiere Sassanelli (dal Noicattaro) e l’attaccante Arcamone (Valle del Giovenco) potrebbero essere i primi rinforzi della Pro Vasto, perché solo di rinforzi si parla in casa biancorossa, visto che l’allenatore Pino Di Meo, oramai vicino alla conferma, ha lasciato intendere che la squadra va solo rinforzata. La questione sarà affrontata fra qualche giorno, dopo il ritiro delle dimissioni di Mimmo Crisci, che ufficializzerà la “nuova” società. I vari Nicola Vitelli, Enrico Russo e Luigi Salvatorelli hanno manifestato l’intenzione di restare al fianco di Crisci, mentre Nicola Argirò si è già reso disponibile per far parte della dirigenza a pieno titolo. Altri si sono fatti avanti ma a condizione che Crisci resti al suo posto. Martedì scade il termine ultimo per l’iscrizione della Pro Vasto al campionato di Seconda Divisione, accompagnata dal versamento di 17.400 euro e dalla fidejussione di 100.000 euro. Altre incombenze, evidentemente, riguardano i giocatori. Intanto, Di Meo non ha nascosto che, pur mantenendo l’attuale ossatura, la “nuova” Pro Vasto ha bisogno di un portiere, di un difensore centrale, di due centrocampisti e di un attaccante, gente di categoria per ritmi diversi. Si riparte da numerose conferme (con ogni probabilità tra queste Okoroji, Cioffi, Fiore, Soria, Bonfiglio) e dalla riconferma dei giovani locali. Alcuni under andranno via per fine prestito, anche se per Avantaggiato la società ha chiesto alla Pescara Calcio la proroga. Potenza è appetito da vari club come Lucchese e Ascoli, ma lo stesso Di Meo gli ha fatto già sapere che è felice se resta in riva all’Adriatico. Capitan Ferreyra sembra intenzionato ad accasarsi a Campobasso, ma c’è anche la Val di Sangro a fargli la corte. Certo che sui rapporti tra Ferreyra e Di Meo molto si è detto e scritto: “C’è chi si diverte - ha detto Di Meo - a raccontare la propria verità, a mettere in dubbio i buoni propositi della società, del presidente Crisci, dell’Associazione e miei. Nonostante le due vittorie, ci sono ancora persone che parlano e scrivono per il gusto di remare contro, forse perché il campionato e le vicende societarie non sono andati come volevano. Ad ogni modo, premesso che vado d’accordo con tutti e non ho litigato con nessuno, tanto meno con l’amico Christian (Ferreyra, ndc), ho solo espresso il mio pensiero con i ragazzi, specialmente in vista della nuova avventura in Lega Pro. C’è da lavorare con pazienza, visto che deve essere ancora ufficializzata la società, sapere le intenzioni di Crisci e affrontare la questione allenatore. Non ho mai obbligato nessuno a restare o andare via, semmai ho cercato di far capire che avremmo perso un buon elemento in caso di uscita dalla squadra”.
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