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CAMPIONATO DI CALCIO DI TERZA CATEGORIA GIRONE DI VASTO: LA STORICA PROMOZIONE DEL LENTELLA

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Un campionato di Terza Categoria, quello del girone di Vasto, vissuto da capolista dall’inizio alla fine. Solo un paio di partite andate male e la voglia di ricacciare indietro definitivamente il Furci che grazie allo scontro diretto si è portato a sole due lunghezze. È questo lo spirito che anima i ragazzi dell’A.S.D. Lentella giunti domenica a San Buono per affrontare l’ultima giornata di campionato e mettere la parola fine sul discorso promozione. Ci sono stagioni che non si dimenticano durante la vita di una squadra di calcio. La stagione di terza categoria del girone di Vasto per l’A.S.D. Lentella è una di queste. Lo si capisce dalla compattezza della squadra, dalla tensione della dirigenza per l’ultima partita di domenica scorsa e lo si capisce dal pubblico, che non ha mai smesso di seguire la compagine lentellese in ogni trasferta e con ogni clima e che anche domenica si è mobilitato per la sfida esterna con il San Buono. Una partita non come tutte le altre, perché era l’ultima e decisiva per la promozione in seconda categoria. La promozione, un traguardo irraggiungibile per i lentellesi dall’86, anno di fondazione della prima squadra di calcio locale e, domenica, invece, a un soffio dall’essere agguantata dopo una stagione unica fatta di sole due sconfitte e tre pareggi. Il resto racconta di vittorie in successione, ben diciannove. Ne è scaturito un primato in classifica mai in discussione, che solo alla fine si è assottigliato nei confronti dell’inseguitrice Furci dopo un controverso scontro diretto e che ha proiettato nella volata finale le protagoniste del campionato a soli due punti di distacco. La seconda, Furci, era impegnata a Montalfano e il Lentella a San Buono contro una squadra matematicamente terza che, però, ha giocato per la vittoria rifiutando il ruolo di semplice comparsa nel film del probabile trionfo gialloverde, forse intenta a mantenere inalterata l’imbattibilità in casa che resisteva da ben due anni. Serio, serissimo impegno del San Buono dimostrato anche dalla prestazione maiuscola alla quale sono stati chiamati Farina, Maiullari e Villani, i difensori lentellesi che hanno faticato non poco per arginare le sortite in avanti degli avversari. Gli attaccanti, invece, hanno preso subito le misure andando a rete prima con Portellini di tacco e poi con Florea al volo da fuori area. Sugli spalti il tripudio è iniziato presto, ma una rete dei locali ha raffreddato per più di un’ora le esultanze precoci: un’ora durante la quale, anche a causa delle scarse notizie da Montalfano, si è temuto in silenzio il pareggio del San Buono e il sorpasso in classifica del Furci. Complice la poca incisività del reparto avanzato la partita ha visto una strenua difesa dei gialloverdi fino a quando a chiudere l’incontro e il campionato è arrivato il solito Florea che mette a segno una splendida punizione dal limite dopo essere stato atterrato: un gol liberatorio che ha fatto definitivamente partire i festeggiamenti dei numerosissimi tifosi al seguito. Mancava solo il fischio finale che quando, finalmente, è arrivato ha liberato la gioia, fino ad allora contenuta, dei giocatori che hanno portato in trionfo sotto la curva mister Di Santo. Un Di Santo felice, ma anche commosso per il tanto affetto ricevuto durante l’arco del campionato e che domenica si è manifestato con lo striscione “Simone Di Santo subito”. Ed è lui a spiegare a fine partita le proprie emozioni, dovute a un pubblico instancabile che ha seguito e sostenuto la squadra sempre. "Una squadra fatta di ragazzi dalla grande disponibilità, che hanno sempre accettato e rispettato le sue scelte restando comunque una famiglia che lottava per un obiettivo comune. Ed è proprio l'aver fissato da subito - continua Di Santo - degli obiettivi il segreto della vittoria di domenica. C’era con la dirigenza e la squadra la volontà di fare bene, arrivare tra i primi e ci si è creduto da sempre. La prima stagione è stata utilissima per comprendere i ruoli scoperti e bisognosi di rinforzi, così si è pianificato il dà farsi per il campionato 2008/09 nell'ottica di un obiettivo da raggiungere in tre anni". Di Santo ha parole di elogio e ringraziamento per una società che non si è mai intromessa nelle sue scelte e ha cercato sempre di comprendere le priorità della squadra. Infine, un ringraziamento particolare lo rivolge a tutti i tesserati che hanno risposto all’emergenza di Monteodorisio (partita nella quale c’erano otto assenti tra squalifiche e infortuni) permettendo, così, un approccio non traumatico al match che arrivava nel momento più delicato della stagione: la brutta sconfitta esterna con il Furci. Per lui, la vittoria di questo campionato appartiene in egual misura anche a chi è sceso in campo solo in tale occasione. Sulla stessa lunghezza d'onda si posiziona il presidente Sciascia che rimarca le qualità di mister di Santo e dell'intera dirigenza che hanno operato sempre di comune accordo. "Inoltre - continua - bisogna rendere merito a questa società che ha soli due anni di vita e che, all'inizio, è dovuta ripartire da zero. Ha dovuto superare diverse difficoltà, ma soprattutto tanti pregiudizi e i soliti atteggiamenti negativi nei confronti dell'impegno sportivo a Lentella. Alla fine anche i più scettici si son dovuti ricredere, soprattutto perché il risultato conseguito è frutto di un costante e faticoso allenamento avvenuto con qualsiasi condizione atmosferica: pioggia, grandine e neve". Parole, quelle di mister Di Santo e del presidente, che rimarcano l'importanza di questa promozione storica arrivata solo grazie alla passione dei tanti ragazzi coinvolti nel progetto. Un segnale positivo in un mondo, quello del calcio amatoriale, a volte contagiato anch'esso da importanti investimenti di denaro e altri interessi. Le 'fatiche' della truppa lentellese non sono comunque terminate: da sabato al via la fase provinciale del torneo che metterà a confronto le vincitrici dei tornei di Terza Categoria organizzati nel territorio di Chieti. Prima sfida al Sant'Anna di Chieti. Di seguito l'organigramma societario dell'Asd Lentella: Livio Sciascia (presidente), Doriano Cerino (vice presidente), Giuliana Roberti (cassiera), Albano Santavenere, Mario Santavenere, Gianni Spinelli e Lino Pizzi (consiglieri). L'organigramma tecnico: Simone Di Santo (allenatore), Marco Sisti (direttore sportivo), Antonino Di Minni, Luigi Farina, Nicola Farina, Antonio Mancini, Michele Colonnello, Fabrizio Villani, Doriano Cerino, Giuseppe Maiullari, Mattia Moro, Mike D'Aulerio, Gianni Spinelli, Michele Ranni, Massimo De Ninis, Alberto Pece, Piero Roberti, Luciano Florea, Fabio Prezzo, Cristian D'Ottavio, Karim Al Jaber, Luigi Cinquina, Elia Portellini e Antonino Dolce (giocatori). Tra i marcatori si sono messi in luce Portellini (giovane promettente, classe 1992, con 16 reti all'attivo), Florea (10 reti), De Ninis (7) e Roberti (6). Il Lentella ha fatto registrare 60 punti complessivi, frutto di 19 vittorie, 3 pareggi e appena 2 sconfitte.
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