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DI MEO SI CONCENTRA SU CENTOBUCHI E RECANATESE: ''DUE GARE DA VINCERE PER LA MIA PRO VASTO''

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In casa Pro Vasto si preferisce non parlare e non commentare più di tanto, il giorno dopo, neppure i provvedimenti adottati dal Giudice sportivo che fanno venire solo rabbia, a prescindere da quanto accaduto domenica scorsa all'Aragona che è sempre da condannare. Perché le pesanti squalifiche sono scaturite dal fatto che l'arbitro ha scritto sul proprio referto che l'allenatore Pino Di Meo (8 giornate di stop) e il giocatore Nicola Fiore (4) hanno colpito con testate rispettivi avversari, ma le immagini televisive dimostrano che non è vero: la società si sta muovendo in tal senso. Nelle sedi opportune, il presidente Mimmo Crisci farà valere le proprie ragioni. Le provocazioni e quant'altro che i tifosi vastesi hanno visto domenica sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso, visto che ben altri episodi sono stati fin troppo ridimensionati per il quieto vivere, come quelli di Città Sant'Angelo, che tutti hanno lasciato cadere nel vuoto. Però, dopo venti giornate di campionato, non si può più far finta di nulla: è certo che la Pro Vasto dà fastidio a qualcuno, a qualche società che ha speso fior di soldi per vincere il campionato. La Pro Vasto, invece, cosa ti va a combinare, pur non avendo nomi illustri in squadra e con un giovane allenatore al suo esordio? Rompe le uova nel paniere di quella o quell'altra società che, anche quest'anno, sta soffrendo in termini di risultati. Non parliamo, poi, di chi per anni ha conosciuto solo tornei regionali ed ora, perché si trova in serie D, pensa davvero di arrivare chissà dove. Sognare non costa nulla. Senza pretese, intanto, la Pro Vasto è al secondo posto in classifica, dietro solo alla capolista Fano. Dal canto suo, il tecnico vastese Pino Di Meo non intende più tornare sull'argomento, pensando solo alle due trasferte consecutive che dovrà affrontare la sua squadra. ''Contro il Centobuchi e la Recanatese - ammette l'ex difensore di Trani, al termine della consueta partitella infrasettimanale che coinvolge tutto il gruppo - l'imperativo è vincere e non si discute. All'andata, abbiamo vinto entrambe le sfide, è stato l'inizio della svolta per i miei ragazzi, però le cose sono cambiate, quindi ho chiesto la massima attenzione e concentrazione in campo. Domenica è stato sofferto e meritato il pareggio, anche perché la gara è stata giocata con il cuore, quindi dobbiamo continuare su questa strada. Bravi davvero Soria e Okoroji che hanno realizzato due goal di ottima fattura: il primo ragazzo, poi, al suo esordio in biancorosso, per Henry (Okoroji, ndc), invece, la soddisfazione, dopo i tanti problemi fisici, di aver limitato i danni, nonostante il tanto lavoro che aveva fatto in difesa''. Diciamola tutta: il nigeriano Okoroji lo possiamo definire il castiga-Casoli perché la scorsa stagione, quindi a distanza di un anno, ed era il campionato di Eccellenza, ma indossava la maglia del Chieti, rifilò l'unica rete che segnò in sei presenze proprio alla formazione gialloblu. I corsi e ricorsi storici, insomma, che fanno sicuramente piacere, di certo non a tutti. Nella foto di Ercole D'Ercole il pallone in rete dopo la battuta di uno splendido calcio d'angolo di Giuseppe Soria (momentaneo 1-1 di Pro Vasto-Casoli all'Aragona)
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