Cupellese trapiantato a Vasto, dove vive ed esercita le sue attività: per Angelo Pollutri, presidente della Virtus Cupello, è una “partita nella partita” quella che domenica metterà di fronte le squadre dei mister Peppino Di Francesco e Daniele Avantaggiato.
Per lui, da questa estate al timone del club rossoblù, la prima sfida ‘territoriale’ della sua nuova esperienza da massimo dirigente.
“Partita importante tra due squadre che hanno tutte le carte in regola per fare bene. Purtroppo – dice riferendosi alle limitazioni per l’afflusso del pubblico al Comunale (soli 25 biglietti per i tifosi ospiti per questioni legate all’agibilità della tribuna dove possibili soli 100 spettatori) abbiamo questa criticità che condiziona l’aspetto legato ai tifosi, ma abbiamo ottenuto la diretta televisiva da parte di Super J“.
Che significato ha questa sfida sul piano dell’esperienza personale? “Ci pensavo in questi giorni. Il cuore, ovviamente, batte per la Virtus Cupello. E’ chiaro, però, che aspetti fondamentali della mia vita sono a Vasto, dove sto bene e vivo da anni. Magari uscirà un pareggio sul piano sportivo, chissà! Quello che mi auguro è che possa essere giocata una bella partita, combattuta come deve essere e, soprattutto, che tutte e due le squadre riescano a centrare i rispettivi obiettivi stagionali“.
Calcio nel territorio, quale futuro? “Io penso sempre ad un doppio binario: una categoria di riferimento per i giovani, che può essere l’Eccellenza, e poi l’insieme che può fare una ‘casa madre’ che possa essere rappresentativa in categorie superiori che può portare visibilità ed economia sportiva dalle nostre parti. Un doppio livello, insomma”.
Quanta soddisfazione c’è per i tanti giovani di Cupello e non solo lanciati in questa stagione? “Non è una situazione improvvisata. Da sindaco di Cupello, nel 2011, ho inaugurato il campo sportivo comunale in erba sintetica, il primo di questo territorio. E’ ovvio che l’erba naturale, romanticamente, è più bella, ma era una passaggio necessario. I nostri impianti hanno bisogno di essere vissuti assiduamente, le famiglie dei ragazzi assecondate per una frequentazione in tutta sicurezza. La nostra è una struttura che ha dato tante opportunità di crescita ai nostri ragazzi: alcuni sono passati in società blasonate e in giro per l’Italia. Penso a Lorenzo Peschetola, ma anche ad altri. E’ un campo dove anche il figlio di Luigi Carosella, Simone, è cresciuto e oggi gioca nelle giovanili del Campobasso, una società professionistica. A tutto questo si è accompagnata una continuità nell’organizzazione societaria che dà i frutti che possiamo raccogliere. Oggi ci sono io alla presidenza, in precedenza è toccato a Giuseppe Silvestri, a Pinuccio Giardino, a Franco Peschetola, c’è un gruppo di amici che da 40 anni, con il patron Oreste Di Francesco e con Peppino Di Francesco, crede a questo progetto e una squadra a questi livelli riusciamo a tenerla proprio con una buona ossatura di ragazzi del paese.
Non dimentichiamo che ci confrontiamo con realtà di alto livello, penso proprio alla Pro Vasto, allo stesso San Salvo, ovviamente a Giulianova, Lanciano, Celano, alle squadre del Pescarese e dico che è importante cercare di mantenere la categoria ed anche generare nei nostri giovani l’aspettativa di avere uno sbocco significativo in prima squadra. E’ un bel mosaico e penso anche ai buoni risultati della nostra squadra Juniores, che danno vere soddisfazioni.
Quest’estate – dice ancora – non mi aspettavo di essere chiamato in un coinvolgimento apicale, ho risposto con entusiasmo e la soddisfazione più grande, oltre alla ‘rinascita personale’ è proprio quella di vedere crescere i nostri giovani in un ambiente sano. E’ un rimettersi in gioco anche a livello sociale e nella comunità che mi dà tanto e sono contento di poter dare un contributo. Mi definisco un collaboratore del patron Oreste Di Francesco. Mi gusto il momento”.
da vasport.it
Nella foto Angelo Pollutri con il difensore ex Vastese Mattia Altobelli