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LA PRO VASTO PROVA A VOLTARE PAGINA: DI MEO FUTURO ALLENATORE

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La Pro Vasto, come chiesto dal suo presidente Domenico Crisci, avrà dall'Amministrazione comunale la somma di 50.000 euro, contributo che si riferisce alla scorsa stagione sportiva. I soldi, a detta di Crisci che ne ha fatto una questione di principio, erano dovuti per l'accordo stipulato l'estate scorsa, prima dell'inizio del campionato terminato, com'è noto, con la salvezza della squadra all'ultima giornata, sotto la guida dell'allenatore Luigi Baiocco il quale, due settimane fa, ha deciso di ritirarsi dal mondo del calcio. A questo punto, dopo l'impegno del Comune, giunto al termine di un estenuante tira e molla con la società biancorossa, tocca al massimo dirigente vastese fare il passo successivo. ''Mantengo gli impegni presi - ha ricordato Crisci - quindi provvederò ad iscrivere la squadra, versando pure quanto dovuto per tasse ed altro. Il segretario sta predisponendo i documenti necessari per quello che è il primo passo della nuova stagione agonistica. Come più volte affermato, era mia intenzione risolvere la questione con i nostri amministratori molto prima, non a caso ho scritto al sindaco a maggio, eppure siamo già a metà luglio. E' inutile rivangare, ai tempi biblici sono abituato, ora è importante programmare il futuro della Pro Vasto e recuperare il tempo perso''. Lunedì, alla buonora, sarà il segretario Franco Nardecchia, l'unico collaboratore rimasto vicino alla Pro Vasto, nel bene e nel male, a recarsi negli uffici dell'Interregionale, a Roma, per depositare la domanda d'iscrizione e gli assegni. Lunedì è l'ultimo giorno utile per tali incombenze, ma Nardecchia è abituato a queste corse dell'ultima ora. Il passo successivo, a detta dello stesso Domenico Crisci, sarà la programmazione del nuovo corso di una società che, oggi, è praticamente azzerata e che va ricostruita e rafforzata, specialmente davanti ad un notaio, giusto per non rivivere l'esperianza degli ultimi anni, quando, tra belle parole e conferenze stampa, politici ed imprenditori locali si fecero belli con promesse mai mantenute del tutto. Crisci, che dovrebbe restare al timone del sodalizio vastese per almeno un anno, ha promesso di dare un volto nuovo, speriamo serio questa volta, alla società, a cominciare dai soci che hanno chiesto di far parte della realtà vastese, alle varie figure di responsabilità e collaborazione di cui ha bisogno un club di calcio. Crisci, ad ogni modo, non si sbottona più di tanto, anzi per niente, perché intende ''fare un passo alla volta''. Il nostro mestiere ci porta, però, ad accelerare i tempi: secondo indiscrezioni, è certo che l'attuale massimo dirigente avrà l'aiuto di amici i cui nomi li abbiamo già fatti nelle scorse settimane (Argirò e Vitelli su tutti) e di altri provenienti da Pescara e dal nord Italia. Va da sé che non mancheranno delle novità che potrebbero, finalmente, cambiare il modo di gestire di una società di calcio, la Pro Vasto appunto. Per martedì, frattanto, è atteso il ritorno in città di Pino Di Meo, il 39enne difensore centrale che ha indossato la maglia biancorossa dal 2004 al 2007, anche se l'ultima delle tre stagioni si è interrotta alla vigilia della trasferta di Potenza, quando mancavano quattro giornate al termine della stagione regolare, poi proseguita con i play out e la retrocessione in Serie D. Di Meo, appese le scarpette al chiodo, sarà con ogni probabilità il nuovo tecnico della compagine vastese. A proposito, che fine ha fatto il bel tappeto verde dell'Aragona ammirato e invidiato durante le gare del Campionato Primavera? L'erba è bruciata e l'addetto al campo non può certo bagnare il rettangolo di gioco tenendo in mano il tubo e restare sotto il sole per ore. Qualcosa va fatto.
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