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E se entra Dino è gol

L’impresa speciale del giovane pollutrese Pallotta nell’incontro del campionato Amatori

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“E allora mise il cuore dentro le scarpe/e corse più veloce del vento/prese un pallone che sembrava stregato/accanto al piede rimaneva incollato/entrò nell'area tirò senza guardare”. Così De Gregori canta l’impresa del giovane Nino. Sarà il nome quasi identico, saranno le suggestioni del cuore e delle emozioni che sa regalare il calcio. Ma le stesse note, gli stessi versi che hanno immortalato l’impresa di Nino ci raccontano le gesta del quasi omonimo Dino Pallotta di Pollutri. “Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia” continua la canzone del Principe della musica italiana. Chiunque conosce Dino, chiunque lo incontra e saluta ad ogni evento, iniziativa, nelle strade, nelle centinaia di occasioni che animano ogni anno Pollutri e dintorni potrà rivederci Dino. Sempre presente, sempre pronto a donare sorrisi ed allegria, a partecipare e cercare di dare una mano, di contribuire alla collettività. Un campione lo vedi dall’altruismo e dalla generosità, mette il cuore dentro le scarpe e corre. E allora sono ben pochi i campioni più di Dino Pallotta. 

È la Lega Nazionale Dilettanti a raccontare la sua impresa speciale, l’occasione in cui ha preso “un pallone stregato” che “accanto al piede rimaneva incollato” fino a segnare un “gol speciale”. Appena entrato in campo. In questi giorni milioni di italiani si sono commossi nel risentire il coro della curva laziale “se entra Sinisa è gol”. La celebrazione e l’emozione collettivale domenicale di un bambino fuggito dalle bombe che dilaniavano e insanguinavano la sua terra, ha superato ogni avversità ed è entrato nel cuore di milioni di tifosi, donando in campo tutta l’energia, la passione, la forza che poteva fino a che quel bambino non è diventato un campione di livello mondiale. Entrava Sinisa ed era gol, è entrato Dino ed è stato gol, il nostro “campione speciale”.

«Nel calcio di oggi stiamo assistendo a tanti tabù che si infrangono. Il calcio femminile che sta crescendo sempre di più, maschietti e femminucce che giocano insieme nella stessa squadra nei tornei giovanili e persino tornei dedicati alle persone con situazioni di disabilità nel weekend calcistico appena trascorso, un altro tabù è stato infranto dal movimento del calcio abruzzese  – si sottolinea all’inizio del racconto sul sito della Lega Nazionale Dilettanti - un giocatore diversamente abile che segna in una partita tra i cosiddetti “normodotati”». L’impresa di Dino Pallotta è avvenuta «nel corso della gara valida per l’undicesima giornata del girone B tra i Draghi San Luca e Amatori Pollutri» del campionato Amatori della Delegazione di Lanciano. «Durante la gara, con i Draghi San Luca che vincevano per 7-0, l’arbitro ha concesso un calcio di rigore in favore del Pollutri – prosegue il racconto della LND - un rigore in una partita senza storia, ma destinato a suo modo ad entrare nella storia» perché «a batterlo un calciatore molto speciale, per l’appunto il nostro Dino, affetto da una disabilità a livello neurologico, che per non gli ha impedito di coltivare la sua immensa passione per il pallone».

«La cosa più bella è stata lo stupore del portiere avversario nel vedere la nostra esultanza per un gol mentre perdevamo 7-1, poi naturalmente gli abbiamo spiegato la cosa – ha raccontato il capitano della squadra Nicola Di Pietro – sarebbe bello se anche altre squadre seguissero il nostro esempio, anche perché spesso nel campionato Amatori si vede troppa competizione, mentre a prevalere dovrebbe essere il divertimento e il piacere di giocare a calcio». «Il goal di Dino ha rappresentato un momento sportivo, sociale e culturale straordinario e ci dimostra quanto sia vero che la diversità è solo negli occhi di chi guarda – ha sottolineato la responsabile regionale nel Dipartimento Sociale LND Dora Bendotti - il Pollutri e il suo mister hanno messo in campo tutti i valori più belli insiti nel gioco calcio e Dino ci ha dato una grande lezione di vita».

 

 

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