''Sono stato molto chiaro, quando ho scritto al sindaco Luciano Lapenna - a parlare è il presidente dimissionario della Pro Vasto, Mimmo Crisci - e non tornerò indietro con la decisione presa, visto che ho dovuto sopportare, tra l'altro, offese d'ogni genere e scritte sui muri della città. Nonostante tutto, però, non abbandono la Pro Vasto a chissà quale destino. Intendo, infatti, che vada in mani di persone che vogliono fare calcio con passione; l'alternativa è di rimetterla, gratuitamente, nelle mani del sindaco e della città, quindi. Ad oggi, purtroppo, con immenso dispiacere e rammarico, l'appello che ho lanciato non è stato raccolto da nessuno a Vasto, neppure dall'amministrazione comunale che non sta facendo nulla per salvare il titolo sportivo. Ho appreso dalla stampa che il sindaco Lapenna mi avrebbe contattato per trovare un accordo, una soluzione per il bene della Pro Vasto, invece, a distanza di oltre due settimane dalla mia lettera, non ho ricevuto neanche una telefonata. Staranno ancora organizzando l'incontro, forse, a Palazzo di Città. Il mio non vuole essere uno sfogo - aggiunge il massimo dirigente del sodalizio biancorosso - bensì una constatazione dell'immobilismo che regna intorno a quella che è comunque una realtà del calcio vastese, nel bene e nel male. Non mancherò, evidentemente, di fare un altro tentativo con il Comune, altrimenti passerò il timone a qualche imprenditore, non di Vasto, interessato a rilevare le quote societarie. Sono in contatto con più persone che hanno chiesto di non essere citate''. Continuano ad essere tante le indiscrezioni circa i papabili alla guida della Pro Vasto, tra questi trova conferma anche quello dell'ex presidente del Perano, Nicola Vitelli, che è stato visto sabato scorso in città, presso lo studio dell'avvocato Cerella, dove ha incontrato il presidente Crisci. Proprietario del Centro Tropicale Piscine di Mozzagrogna, l'imprenditore abruzzese, che si è preso qualche giorno per decidere insieme a 4/5 amici interessati a far parte della società, è stato vice presidente dell'Atessa Calcio in Eccellenza, contribuendo, inoltre, negli ultimi mesi della corrente stagione, ad aiutare la famiglia Angelucci per salvare il salvabile nel Lanciano Calcio.