L’aveva detto al termine delle Q1 di sabato: “Potenzialmente siamo forti, ma praticamente siamo messi male. Non ho per niente motore, ma proprio niente. Perdo mezzo secondo sui rettilinei, non riesco a superare, ed è un grande peccato soprattutto in ottica gara”. Il weekend thailandese di Andrea Iannone si chiude così come aveva fatto intendere: niente sussulti per lui a Buriram, a parte la breve battaglia nei giri finali con Oliveira per la quattordicesima posizione, poi persa ai danni di Miller quando mancavano due giri al termine. Le belle notizie sono evidentemente appannaggio di altri piloti. Marc Marquez e Fabio Quartararo sono primo e secondo: la loro gara è l’esatta replica di quella di Misano, ma stavolta il primo posto dello spagnolo ha l’effetto di incoronarlo campione del mondo per l’ottava volta.
La gara - Gran scatto di Quartararo, che conserva la pole ed è davanti a Marquez e Vinales. Iannone al termine della prima tornata sale di una casella ed è quindicesimo dietro Oliveira. Il francese continua a condurre le danze, così come il pilota vastese continua a rimanere alle spalle del portoghese, non riuscendo minimamente a scalare posizioni. Marquez, nonostante un largo nelle prime tornate, non perde né seconda piazza né terreno da Quartararo.
La gara trova i suoi unici motivi di interesse nella lotta tra i due davanti, con lo spagnolo pluricampione del mondo che gioca al gatto e al topo con il francese, in quella che è sostanzialmente una replica della gara di Misano. Andrea Iannone intanto perde colpi: prima gli viene lanciato un avvertimento per aver ecceduto il termine della pista, poi, a dodici giri dal termine, è sorpassato da Crutchlow.
Marquez è sempre “francobollato” alla gomma posteriore di Quartararo. L’Aprilia gemella di Iannone, quella di Aleix Espargaro, è costretta al ritiro quando mancano nove giri alla fine. Iannone si riprende la quindicesima posizione. Davanti, Quartararo e Marquez rimangono incollati l'uno all'altro, mentre il vastese e Oliveira intraprendono una breve ma intensa battaglia per la quattordicesima posizione, vinta infine dal "Maniaco".
Ma a due giri dal termine, Iannone deve definitivamente cedere il posto a Miller. Il finale è pura adrenalina nelle posizioni che contano, con Quartararo che fa l’impossibile per mantenere la leadership. L’ultima tornata è da brividi: Marquez passa davanti, il francese però non si arrende e trova quasi il colpaccio all’ultima curva, ma lo spagnolo esce meglio in velocità ed è doppia festa per lui: è il vincitore della gara ed è campione del mondo per l’ottava volta in carriera. Niente brividi invece da Iannone: quindicesimo posto e la solita, enorme tristezza per questa stagione che definire “negativa” vuol dire utilizzare un blando eufemismo.