Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La Vastese sogna solo per pochi minuti, il Cesena rimonta di rigore e vince 2-1

Partita indirizzata dalle decisioni arbitrali, non basta il gol di Stivaletta. Salvezza rimandata a Castelfidardo

Condividi su:

Il gol di Cristian Stivaletta aveva fatto sognare l’impresa. Era arrivato sul finire del primo tempo e aveva fatto impazzire di gioia uno stadio completamente vestito a festa e con gli spalti gremiti come non lo si vedeva da tempo. Lo sbarco all'Aragona del Romagna Centro Cesena era un'occasione speciale e irripetibile per garantirsi la salvezza vincendo contro una squadra che fino all’anno scorso giocava in Serie B. Nella ripresa, invece, il sogno si è trasformato in un incubo. Un Cesena tornato in campo più che mai cinico e determinato e due rigori fischiati dall’arbitro (uno dei quali parso decisamente generoso), hanno fatto crollare tutte le certezze di una Vastese coraggiosa che aveva provato a scrivere una delle pagine più belle della sua storia calcistica. La sconfitta di oggi rimanda ancora una volta il discorso salvezza per i biancorossi. Ma se la trasferta di giovedì prossimo in casa dell'ormai retrocesso Castelfidardo sarà vincente, potrebbe arrivare la certezza matematica che sancirebbe la permanenza nei Dilettanti.

Le squadre - Per il match di cartello della 35esima giornata del girone F di Serie D, la novità più importante è rappresentata dall’atteso ritorno di Leonetti tra i convocati: il capocannoniere biancorosso - cercato proprio dal Cesena nello scorso mercato dicembrino - ha finito di scontare le sue quattro giornate di squalifica. Ma Papagni non se la sente di stravolgere l’attacco e di rinunciare, anche se in piccola parte, al blocco di uomini capace di vincere per tre volte consecutive. Perciò, a protezione della porta difesa dall’inamovibile Patania tocca di nuovo al terzetto composto da capitan Del Duca, Sbardella e Iarocci.

Sulle corsie laterali ci sono sempre Genny Russo e De Meio, che dall’avvento dell’allenatore pugliese vivono uno splendido periodo di forma. I due hanno ancora una volta il compito di difendere e attaccare sulla fascia, col modulo che a seconda delle circostanze va dal 5-3-1-1 al 3-5-1-1. A centrocampo la regia spetta al solito Capellupo, affiancato da Palestini e Di Giacomo. Sulla trequarti c’è Stivaletta - per lui due gol decisivi negli ultimi match con San Nicolò Notaresco e Real Giulianova - che offre il suo supporto all’unica punta Shiba.

La corazzata Cesena non vince da ben quattro giornate ed è reduce dal deludente pareggio casalingo col Montegiorgio . Ma il tesoro accumulato in precedenza permette ai bianconeri di essere sempre la prima forza del girone grazie alle due lunghezze di vantaggio sui rivali del Matelica, che nel frattempo ha approfittato del periodo poco felice dei romagnoli rosicchiando loro ben nove punti.

Se la Vastese può far rientrare nei ranghi il suo attaccante principale, non può fare altrettanto la squadra di Giuseppe Angelini, costretta a rinunciare a uno dei top player del campionato, Giovanni Ricciardo, che oggi sconta la seconda delle tre giornate di squalifica. La rosa bianconera, che vanta la miglior difesa del girone, è però sempre stracolma di gioielli inestimabili. Tra i tanti, spiccano i nomi di Federico Agliardi, capitan Giuseppe De Feudis e Davide Biondini, che fino alla scorsa stagione calcava i campi della massima serie con la maglia del Sassuolo.

La partita - Fischio d’inizio preceduto dal minuto di silenzio per la scomparsa di Silvio Nardecchia, fratello del segretario generale biancorosso Franco. Il Cesena parte forte e fa possesso palla, con la Vastese che cerca di arginare l’aggressività ospite e di difendersi con ordine. Già al quarto minuto la prima chance per gli ospiti ha del clamoroso, con Biondini che arriva come un falco in area sul cross da sinistra ma si divora un gol praticamente fatto sparando alto davanti a Patania. La Vastese però non si abbatte e prova a spaventare Agliardi col tiro insidioso di Stivaletta, deviato in angolo dai bianconeri. La partita è piacevole e combattuta da entrambe le parti, i biancorossi mostrano un buon gioco e tanto coraggio e ci provano con un tiro facile di Shiba e un cross pericoloso di Russo. Al 45’ c’è l’incredibile vantaggio vastese: un retropassaggio horror di Munari regala a Stivaletta la possibilità di involarsi verso la porta e di trafiggere Agliardi con un destro chirurgico sul secondo palo. Lo stadio esplode al gol del centrocampista vastese, che sigla la sua terza rete consecutiva. Il colpo di testa centrale di Benassi bloccato senza difficoltà da Patania è invece l’ultima occasione del primo tempo.

Il Cesena torna in campo con tutt’altro spirito e fa capire di voler ribaltare il risultato a tutti i costi. Al quarto minuto della ripresa l’arbitro Frascaro fischia il rigore in favore degli ospiti per un fallo di Patania su Valeri. A nulla valgono le vibranti proteste dei padroni di casa, su tutte quelle del portiere. Alla battuta va Alessandro, il n.10 sceglie la soluzione centrale e batte l'estremo biancorosso. Il Cesena spinge sempre di più e spaventa gli aragonesi prima con un gran tiro di Benassi deviato in angolo da Patania, poi con un tremendo flipper in area di rigore che si spegne con un nulla di fatto. È assedio cesenate: Biondini, vero gigante calcistico e uomo ovunque, in area piccola conclude da posizione favorevolissima ma manda il pallone tra le braccia del portiere. Al quarto d’ora, Papagni comincia a cambiare le carte in tavola: fuori uno strepitoso Stivaletta per Leonetti, i terminali d’attacco diventano due.

Due come i rigori che vengono decretati dall’arbitro in favore degli ospiti, stavolta per un atterramento apparso nettamente fuori area. Il direttore inizialmente fischia la punizione dal limite, poi consigliato dal guardalinee decide per la massima punizione. Alessandro si presenta di nuovo dagli 11 metri e stavolta opta per il destro angolato, la sua conclusione risulta ancora vincente. Fioccano le proteste di giocatori e tifosi aragonesi, che toccano il culmine quando il direttore di gara non fischia un chiaro calcio d’angolo per la Vastese salvo poi ravvedersi dopo segnalazione dell'assistente. Dalla curva d’Avalos piovono bottigliette in segno di protesta, con l’arbitro che intima di conseguenza la sospensione dell’incontro. La Vastese ha un’ottima occasione con un colpo di testa di Sbardella che funge da tiro-cross, sul quale non arriva nessun compagno. Sul finale, Papagni inserisce la trazione anteriore totale con gli ingressi di Fiore e Cicerello, ma è ormai troppo tardi per recuperare lo svantaggio. Così come è troppo l'amaro in bocca per l’impresa soltanto immaginata e che, senza episodi sfavorevoli, poteva senz'altro essere compiuta

Vastese - Romagna Centro Cesena 1-2

Reti: 45’ pt Stivaletta (V), 6’ st e 25’ st rig. Alessandro (R.C.C.).

Ammoniti: Capellupo, Di Giacomo (V).

Espulsi: nessuno.

Vastese (5-3-1-1): Patania, De Meio, Russo G., Sbardella, Del Duca (41’ st Cicerello), Iarocci (31’ st Cardinale), Palestini, Capellupo (41’ st Fiore), Shiba, Stivaletta (15’ st Leonetti), Di Giacomo (23’ st Palumbo). A disposizione: Selva, Russo S., Kone, Cesarano. Allenatore: Papagni.

R.C. Cesena (4-3-3): Agliardi, Valeri, De Feudis, Biondini, Alessandro (43’ st Rutjens), Munari (38’ st Campagna), Ciofi, Benassi, Noce, Tonelli (50’ stTola), Tortori. A disposizione: Moreira, Marfella, Viscomi, Andreoli, Zammarchi, Capellini. Allenatore: Angelini.

Arbitro: Frascaro di Firenze (assistenti: Ferraioli di Nocera Inferiore e Croce di Nocera Inferiore).

Condividi su:

Seguici su Facebook