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MotoGP, Iannone rimonta ma si ritira nella pioggia e nelle polemiche di Misano

Weekend pieno di tormenti per il vastese, tra caschi “di protesta”, “toccatine” e infortuni. Trionfa Marquez su un grande Petrucci, terzo Dovizioso

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Cade la pioggia su Misano, ma l’acqua copiosa abbattutasi sul circuito dedicato a Marco Simoncelli non è riuscita a spegnere il fuoco delle critiche su Andrea Iannone, protagonista di una buona rimonta conclusasi con un mesto ritiro per infortunio. Un weekend alquanto tormentato per il pilota vastese della Suzuki, finito ancora una volta nell’occhio del ciclone per una “toccatina” con Marc Marquez durante la prova partenza al termine delle Fp2, che aveva indispettito non poco il campione spagnolo della Honda, e per la sua iniziale intenzione di indossare un “casco di protestacontro le continue polemiche dovute ai deludenti risultati in Suzuki e alla discussa relazione con Belen Rodriguez.

Nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini, Iannone scatta dalla 21esima posizione, la terzultima in griglia di partenza, dietro il suo compagno di squadra Alex Rins. Una gara nella quale spicca fortemente l’assenza di Valentino Rossi, costretto a guardare il gran premio dal divano di casa dopo il grave infortunio dovuto a una caduta in allenamento. Al via scattano subito forti Lorenzo, Marquez e Dovizioso, seguiti dall’autore della pole position Vinales e dallo specialista del bagnato Petrucci, che, partito dall’ottava casella, sopravanza poi in pochi giri lo stesso Vinales, Dovizioso e Marquez e punta così il n.99 della Rossa di Borgo Panigale. Iannone intanto scala silenziosamente posizioni, comparendo 16esimo al sesto giro, la tornata in cui Lorenzo cade e lascia il comando della gara al pilota ternano. Sei giri dopo Iannone è tredicesimo, favorito anche dalle cadute di piloti come Aleix Espargaro e Lowes. Ma quando mancano 11 giri alla fine, il pilota vastese deve finire anticipatamente la sua gara, essendo costretto al ritiro in corsia box per un indolenzimento all’avambraccio destro. La gara si concentra così soltanto sul duo di testa, con gli ultimi giri che vedono Petrucci resistere agli attacchi di Marquez fino alla tornata conclusiva, quando il pilota Ducati cede la prima posizione al campione del mondo in carica e dice addio alla tanto attesa prima vittoria in MotoGP. La nuova classifica mondiale vede ora Marquez e Dovizioso entrambi a 199 punti, col pilota Honda che risulta primo per i migliori piazzamenti.

Si chiude così l’ennesimo weekend “impossibile” di Iannone, che in questa occasione aveva mostrato la volontà di ribellarsi alle critiche con un forte gesto simbolico. Stando a quanto riportato da gpone.com, il casco del pilota vastese era “un elmo contro i preconcetti: un cartello di divieto con all’interno l’immagine stilizzata, di profilo, di una donna, un’altra con inserita una moto, poi un cuore con all’interno il simbolo dell’amore libero. La scritta ‘vietato fumare’ (una citazione di Guido Meda riferita a una manovra spettacolare di Valentino Rossi, ndNDS) e tante altre citazioni di una rabbia inespressa perché non supportata sfortunatamente dai risultati”. Iannone aveva quindi scelto di non indossare il casco, come confermato dal team manager Suzuki Davide Brivio: “È stata una decisione di Andrea. Semplicemente lo ha visto e non gli è piaciuto, così ha deciso di non usarlo”. Interpellato sulla questione, Iannone aveva addirittura negato la sua esistenza, tagliando corto così: “Non c’è nessun casco”. 

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