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Sospetti di 'inciucio': Vastese e Vasto Marina non ci stanno

Conferenza congiunta dei presidenti Di Domenico e Cirulli

redazione
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Vastese e Vasto Marina non ci stanno. Nessun 'inciucio', nessuna 'manovra combinata' e pianificata a tavolino allo scopo di falsare il risultato, ma un semplice - e pur sempre grave - errore, commesso in assoluta buona fede.

Fa ancora discutere lo sbaglio nella sostituzione di un elemento juniores che determinerà il 3-0 a favore del Vasto Marina, alla luce del ricorso presentato dallo stesso club, relativamente alla gara di domenica all'Aragona che sul campo si è chiusa sullo stesso punteggio per la Vastese.

A difendere le rispettive posizioni, nel corso di una conferenza stampa congiunta tenuta nel pomeriggio, sono stati i presidente Giorgio Di Domenico (Vastese Calcio) e Pasquale Cirulli (Vasto Marina), l'allenatore biancorosso Massimo Vecchiotti ed altri due dirigenti del club, Mario Bolognese e Luigi Salvatorelli.

A provocare la reazione dei vertici delle due società calcistiche del campionato abruzzese di Eccellenza è stato soprattutto il comunicato diramato dal Sulmona Calcio nel quale si faceva espresso riferimento ad un "accordo sottobanco tra le due società". Accuse rispedite al mittente, "calunnie - ha detto Di Domenico - che gettano fango su quanti fanno calcio tra tanti sacrifici". Sulla stessa lunghezza d'onda Cirulli.

Mister Massimo Vecchiotti, nel ribadire la propria piena responsabilità per quanto accaduto (ieri aveva pure presentato la lettera di dimissioni dall'incarico di guida tecnica respinta dalla società), ha messo in evidenza una concomitanza di disattenzioni che hanno portato alla situazione di irregolarità effettivamente riscontrata (l'ingresso sul rettangolo di gioco di un calciatore classe 1995 al posto di un elemento del '96). "Ero convinto, e qui sta la mia responsabilità alla quale non mi sottraggo, che Piccinini fosse del '96. Punto. Ho sbagliato, come lo hanno fatto, tutti in buona fede, anche il segretario, il dirigente in panchina ed altri giocatori che non si sono resi conto di quanto stava avvenendo. Ma nessuno parli di malafede". Sul ricorso del Vasto Marina, infine: "Pienamente legittimo, ma non obbligatorio".

Non è mancato un accenno alla delicata situazione del pallone a Vasto e Di Domenico è andato giù duro: "Due squadre come Vastese e Vasto Marina militanti in uno stesso torneo rappresentano un vergognoso spreco di risorse. Ma da qui a parlare di malafede per quanto è accaduto domenica - ha ribadito - ce ne passa...". 

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