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Roberto Inglese, la sfida alla Juventus e un titolo di capocannoniere nel 'mirino'

Amichevole di prestigio per il Lumezzane, da 3 anni la squadra del giovane attaccante vastese

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Domenica scorsa ha segnato il suo undicesimo gol nella stagione calcistica 2012/2013 e potrebbe risultare, a fine campionato, il capocannoniere della Lega Pro Prima Divisione girone A.

Roberto Inglese, attaccante vastese classe 1991, gioca da 3 anni a Lumezzane e nonostante diversi infortuni non ha mai smesso di credere in se stesso e il tempo e il campo gli stanno dando ragione. Oggi con la sua squadra affronterà in amichevole la capolista della serie A, la Juventus di mister Antonio Conte, in una partita di grande prestigio per il suo Lumezzane.

Roberto Inglese come è nata la passione per il calcio. Dove hai mosso i primi passi e quanta strada hai già percorso nel panorama calcistico? Sono partito dalla Pgs con il mister Michele La Verghetta, dove ho fatto Pulcini ed Esordienti, poi la Pgs è fallita e mi sono trasferito alla Virtus Vasto dove ho fatto con Lucio Rullo 2 anni di Giovanissimi. A 14 anni sono stato preso dal Pescara e in 4 anni ho fatto tutto il settore giovanile fino all'esordio in prima squadra in C1 a 17 anni (2008-2009) con 3 presenze. L'anno dopo (2009-2010), sempre a Pescara con cui ho vinto il campionato dalla C1 alla B collezionando 5 presenze e un gol, però sono rimasto a lungo fuori dal campo per un grave infortunio alla spalla. L'anno della serie B (2010-2011) ad agosto ho fatto la prima partita di campionato contro il Siena e mi ha voluto e comprato il Chievo, girandomi a settembre in prestito in C1 a Lumezzane, squadra nella quale gioco tuttora.

A Lumezzane come ti trovi? Il primo anno a Lumezzane (2010-2011) ho giocato pochissimo, 15 presenze e soltanto un gol. L'anno scorso (2011-2012) sono partito benissimo, ma alla seconda giornata di campionato mi sono rotto il perone e sono rimasto fuori 4 mesi e ho chiuso l'anno con 19 presenze e 6 gol comunque. Quest'anno, per fortuna, senza infortuni e senza nient'altro ho giocato tutte le partite tranne 2 per squalifica e sta andando alla grande, 26 presenze e 11 gol.

Qual è il ruolo a te più congeniale? In questi 3 anni ho giocato in tutti i ruoli dell'attacco, ovvero centrale, a destra e a sinistra nel tridente e seconda punta, però quello che prediligo è punta centrale.

A livello personale si può considerare un anno positivo quindi questo. Sei esploso a suon di gol e c’è in ballo il titolo di capocannoniere. A livello personale la stagione sta andando alla grande poiché con 11 gol sono davanti a tutti nella classifica cannonieri del mio girone. A livello di squadra un po' meno, perché ci eravamo prefissi obiettivi che fino ad adesso non stiamo raggiungendo.

Riti scaramantici che ha Roberto nel pre e durante la partita, compreso il modo di esultare? Riti scaramantici ne ho pochi, 2 solamente. Ovvero, di indossare prima il parastinco sinistro e poi il destro e due segni della croce prima di entrare in campo. Il modo di esultare mi viene al momento tranne per un gran gol in cui mi fermo e allargo le braccia.

Come ti trovi con il gruppo/squadra e con il mister a Lumezzane? Sono 3 anni che sono a Lumezzane e ogni anno, pur cambiando 10/12 giocatori, c'e sempre un grande gruppo, tra di noi siamo legati alla grande. Io, personalmente, ho legato maggiormente con Davide Mandelli, ex giocatore di serie A che ha fatto la storia del Chievo negli ultimi anni e di cui spero di seguirne le orme.

Vincere la classifica capocannoniere sarebbe una bella soddisfazione per te quest’anno? Sarebbe una bella soddisfazione a 21 anni chiudere davanti a tutti la classifica cannonieri e soprattutto dopo 2 anni che non sono stati facilissimi per me.

Quali sono gli obiettivi che ti eri prefissato ad inizio stagione? Due obiettivi, play off con il Lumezzane e 12 gol in campionato. Fino a qualche tempo fa eravamo dentro ai play off, poi un p0' di cose sono andate storte e adesso credo sia impossibile raggiungerli, però per quanto riguarda i gol ci sono molto vicino, mancano ancora 4 partite da giocare e tutto può succedere.

Quando le cose vanno bene in campo si dice che di solito c’è dietro la serenità di un giocatore. E’ così anche per te? Credo che la serenità sia fondamentale per raggiungere i propri obiettivi, soprattutto nel mondo del calcio. Quest'anno, per me, la differenza l'ha fatta Anna, la mia ragazza, che studia non lontano da Brescia dove ho preso casa e ogni fine settimana che gioco in casa lei viene dal venerdì e la domenica è sempre presente sugli spalti a tifare per me. Credo che averla vicino quest'anno mi abbia dato una carica in più per far bene, quindi un ringraziamento particolare va a lei.

Un tuo pensiero sulle squadre calcistiche della tua città, Vasto. Sinceramente quest'anno sono molto contento per la compagine della Real Tigre, di cui sono diventato tifoso poiché nella squadra ho tantissimi amici, tra giocatori e dirigenti, e il lunedì vedo sempre le notizie e i video relativi alla loro partita per vedere cosa hanno fatto la domenica. Sta diventando una bella realtà da prendere come esempio. Per quanto riguarda la Vastese 1902 sono contento che sia rinata e credo che possa vincere il campionato e salire di categoria e anche il Vasto Marina credo che alla fine ce la faccia a salvarsi. Mi auguro che vada bene a tutte e tre queste compagini.

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