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Vastese 'freddata' a tempo scaduto: l'intramontabile Giannico regala il successo alla Val di Sangro

Tonfo all'Aragona dei biancorossi di Vecchiotti e campanello d'allarme: terzo ko in un mese

a cura della redazione
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Mancava una manciata di secondi al triplice fischio di chiusura quando Ettore Giannico, scattato in contropiede, ha realizzato con classe e precisione la rete della vittoria: doccia gelata e colpo del ko per la Vastese, sconfitta 2-1 sul terreno amico dell'Aragona dalla Val di Sangro.

Si concretizza in poco più di 10 minuti il successo della squadra allenata da Panfilo Carlucci, vastese ed ex tecnico della San Paolo Calcio: in vantaggio ad inizio ripresa con un bel gol di capitan Mario Luongo (tra i pochissimi a salvarsi in una partita giocata male dai padroni di casa), i biancorossi prima si fanno riprendere da Colanero al 35' sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, poi superare a tempo pressoché scaduto da Giannico.

Autentico campanello d'allarme quello odierno per la squadra di Massimo Vecchiotti che incassa il terzo ko nelle ultime 4 partite. Il primato, adesso, è decisamente a rischio. Ed è tanta la delusione per il pubblico. La fine d'anno 2012 si sta rivelando indubbiamente complicata in casa biancorossa. Per la Val di Sangro è il secondo colpo stagionale piazzato all'Aragona: qualche mese fa, in Coppa Abruzzo, i sangrini s'imposero 3-2 in quella che era la prima partita della Vastese con Vecchiotti allenatore subentrato a Luigi Baiocco.

Tornando alla sfida di oggi, in un pomeriggio ventoso, nella compagine del presidente Di Domenico sono subito scesi in campo i nuovi acquisti: Ciarlariello in difesa, al centro al fianco di Irmici, e Di Vito nel terzetto d'attacco completato da Aquino e Soria. Nel primo tempo rare le emozioni e poche le occasioni nelle rispettive aree di rigore, ad eccezione di un palio di palle interessanti non concretizzate davanti al portiere ospite Cianci. Poi, nel secondo tempo, a sbloccare il risultato ci pensava il solito Luongo con un destro di potenza che si infilava all'incrocio scagliato da dentro l'area di rigore. A quel punto, però, si chiudevano troppo i locali e la Val di Sangro, strada facendo, si faceva insidiosa nella metà campo avversaria. Fino al pari di Colanero ed al 'colpaccio' di Giannico quando ormai l'1-1 sembrava cosa fatta.

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