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Pensa in grande il Termoli 'formato De Filippis' dopo il ritorno in serie D

Il vastese nuovo direttore sportivo del club giallorosso fresco del salto di categoria

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Ha l'obiettivo di portare il Termoli a scalare la classifica di serie D. D'altronde lo slogan della società molisana è proprio un "Non svegliateci" che prelude alla voglia di salire di categoria.

 

A Vasto lo ricordano con piacere per essere stato portiere della Vastese e direttore sportivo della Pro Vasto. Come lo ricordano bene anche alla Val Di Sangro e a Gela, le altre città dove ha rivestito il ruolo di dirigente prima dell'esperienza a Isernia e, in qualità di consulente di mercato, al Vasto Marina. E adesso Pino De Filippis, che nel Termoli aveva anche giocato, torna in città per formare la squadra disputerà la serie D. Ambizioso, riservato e cocciuto sicuramente le cose non le manda a dire. Basta vedere con quale 'semplicità' liquida la domanda sul futuro di Esposito, il giocatore che ha fatto grande il Termoli nel campionato di Eccellenza. Lo stesso che "andrà via, non ha la testa per giocare in campionati così importanti". Schietto e sincero De Filippis che ha anche intenzione di puntare ai posti alti della classifica, almeno tra il primo e l'ottavo posto. Più giù di così sarebbe una sconfitta per lui che è "venuto per vincere e fare bene. Manterrò caldo l'entusiamo con impegno e volontà – ha affermato il dirigente vastese davanti a tanti tifosi del Termoli giunti proprio per conoscere la nuova guida della loro squadra del cuore – la mia preghiera, però, è quella di remare tutti insieme nella stessa direzione. Per la buona riuscita di un progetto c'è bisogno che direttore sportivo, presidente, allenatore, società e tifosi remino tutti insieme. Se uno di questi pezzi si allontana dagli altri ecco che il progetto viene meno. Fateci lavorare serenamente – ha chiesto De Filippis – le scelte saranno tutte ponderate. Se sono venuto qui è perché voglio fare bene. Certo non si può pensare a un campionato senza sconfitte. I momenti duri ci saranno”, ha ammonito il dirigente che ha voluto puntare l'attenzione anche su un altro particolare: l'attaccamento ai colori sociali.

 

“Nel calcio bisogna innamorarsi dei colori sociali. Nel giallo e del rosso del Termoli. Non dei calciatori che ne fanno parte, dell'allenatore o del direttore sportivo”. Un assist alla possibilità, nel prossimo campionato, di non vedere in campo molti dei beniamini che hanno portato il Termoli in D. “Il mio obiettivo – ha affermato De Filippis – è quello di giocare con 3 attaccanti forti davanti”. D'altronde si deve pensare prima di tutto a fare goal. “E poi ci sarà un misto tra under e persone grandi. Tra gente 'cattiva' che ha 'fame' di vittorie e giocatori piu' tecnici. Possiamo tranquillamente portare con noi 3-4 under dell'anno scorso. Per gli altri posti, però, ci vuole gente abituata a fare questi campionati. Persone che costano un po' ma d'altronde il presidente ha detto che non è un problema”.

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