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SFUMA LA QUALIFICAZIONE ALLA FASE SUCCESSIVA, MA TANTI APPLAUSI PER L'ABRUZZO DI SCENA A DUBLINO NELLA UEFA REGION'S CUP

L'attaccante vastese Nicola Sputore titolare nell'ultima partita vinta con il San Marino

a cura della redazione
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Non è bastata un'altra prova di grande carattere ed una vittoria contro San Marino (1-0 il punteggio) nell'ultima sfida del girone di qualificazione alla fase finale della Uefa Regions'Cup. La situazione, del resto, era davvero complicata. Non solo la Rappresentativa dell'Abruzzo targata Lega Nazionale Dilettanti avrebbe dovuto realizzare una cifra consistente di gol (almeno sette, uno in più della Normandia), ma l'altra sfida del girone si sarebbe dovuta concludere con il punteggio di 0 a 0. Gli irlandesi di Leinster & Munster, forti anche dell'opportunità di giocare sui campi di casa propria, hanno invece liquidato la pratica con i francesi con un convincente 3 a 0, guadagnando così l'accesso alla fase finale della competizione. "Sono fermamente convinto che l'Abruzzo non abbia sfigurato a livello europeo - è stato il commento di Daniele Ortolano, presidente del Comitato Regionale Abruzzo della LND - la squadra ha rappresentato degnamente l'Italia e la Lega Nazionale Dilettanti, offrendo un'immagine del calcio del nostro paese corretto e qualitativamente valido. E' stata la prima grande esperienza per il Club Abruzzo e sono certo che da questa avventura sapremo trarre spunti importanti per lo sviluppo di questo progetto". Per quanto visto in campo e fuori la delegazione abruzzese non ha nulla da rimproverarsi. Rimangono semmai dei quesiti irrisolti su alcune scelte adottate dall'organizzazione del mini-tournament, prima tra tutte quelle di aver designato per due gare su tre dell'Abruzzo la stessa terna arbitrale e di non aver garantito la presenza di nessun direttore di gara italiano o francese (tanto per essere imparziali nei giudizi). "Se avessimo incontrato prima la Francia e poi gli irlandesi il nostro approccio al girone sarebbe stato diverso - ha affermato mister Ezio Cialini - non cerco giustificazioni ma in una lettura complessiva della nostra esperienza credo che questo elemento abbia il suo peso". Del resto l'Abruzzo è uscito imbattuto dal qualifier e con un secondo posto del quale si può andare fieri, almeno per qualità di gioco espresso. Rimane il rammarico per le occasioni mancate, specie nel match decisivo contro la Normandia, specie se si considera l'ottimo potenziale offensivo di cui la Rappresentativa abruzzese era dotata. Dalla potenza del vastese Sputore all'estro di D'Amico e Padovani, senza contare la spinta di Lalli e Capretta. La Rappresentativa, allestita in soli quattro raduni, era inoltre ben assortita in tutti i reparti. Il maggior pregio è stato quello di non rinunciare mai al proprio gioco, affrontando ogni avversario con la giusta concentrazione. Non usa mezzi termini Luigi Iervese per elogiare il carattere della squadra, che ha guidato in sintonia perfetta con Cialini, raggiungendo una simbiosi con i giocatori che non è passata inosservata. "E' stata davvero una bella esperienza - ha ammesso Iervese - il secondo posto resta comunque un buon risultato. Mi dispiace per i ragazzi che hanno dato il massimo in tutte e tre le partite. Erano stremati, eppure hanno continuato a correre sino alla fine, senza mai rinunciare a giocare. Una volta appreso il risultato dell'altra gara ho detto loro di fermarsi. Sono stati straordinari". Per Nicola Sputore l'esperienza si chiude con tre gettoni di presenza (due ingressi a partita iniziata e maglia da titolare ieri con il San Marino). Da domani tornerà a disposizione di mister Massimo Vecchiotti al Vasto Marina.
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