E' vero, le chiacchiere stanno a zero. Mancano circa 100.000 euro. In Lega non ci aspetteranno a vita, né a noi, né ad altre. La compilazione dei gironi è dietro l'angolo ed il Pro Vasto farà di tutto per esserci. Ma di chi è il Pro Vasto, del presidente Crisci? Si, anche. Ne è il proprietario, il rappresentante legale. Anche, però, a meno che si vogliono dimenticare i cori che si fanno in altre situazioni. Quando si rivendica che "il Pro Vasto siamo noi". Verissimo. Entrambe le cose sono vere. Entrambe le parti devono rivestire onori ed oneri. Qui non c'è da cercare colpe e colpevoli, c'è da stringersi attorno ad un comune obiettivo. A Vasto non ci sono colossi della finanza, non ci sono imprenditori col sangue biancorosso. A parte qualcuno, che ha dato e forse darà ancora. Se lo facesse in questo momento saremmo salvi. Ciò che conta davvero in queste ore è dare tutto quello che abbiamo dentro per restare in vita, senza se e senza ma. Senza i "chissà cosa c'è sotto" che ho sentito un miliardo di volte e non hanno mai prodotto nulla. Siamo soltanto ripetutamente scomparsi. L'ora è tarda ed anche le parole sono agli sgoccioli. C'è un residuo di vitalità di cui vogliamo e dobbiamo approfittare. Pertanto, lunedì sera saremo tutti allo stadio Aragona dalle 20 alle 22 ed attenderemo fiduciosi quell'ondata di contributi utili al raggiungimento delle 100 mila euro mancanti, oltre la quale troveremo il verdetto finale: dentro o fuori? Dentro o fuori la possibilità di vivere una speranza che non è un'illusione, ma una concreta chance di essere riammessi in Seconda Divisione. Lunedì sera il presidente Mimmo Crisci tirerà le somme alla presenza del sindaco Luciano Lapenna, il quale ha deciso di vivere o morire assieme a noi alla resa dei conti. E poi ci guarderemo in faccia, cercando quelle che non ci saranno, leggendo negli occhi di chi ci troveremo vicino per capire se anche lui, come noi, ha dato fondo ad ogni energia per poter dire: "Ho fatto di tutto per salvare il mio Pro Vasto!"