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FINALI NAZIONALI UNDER 17: BASKET AD ALTI LIVELLI E OSPITI D'ECCEZIONE A VASTO, SPICCA CARLTON MYERS

Uno dei 'mostri sacri' della palla a spicchi

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Si è conclusa domenica scorsa la Finale Nazionale Under 17 Maschile con la vittoria della Montepaschi Siena che conquista lo scudetto tricolore al pari della formazione maggiore (serie A). Tra gli ospiti più rappresentativi del basket giocato ai massimi livelli, senza nulla togliere ai tanti altri che hanno dato lustro alla manifestazione con la loro presenza, Carlton Myers. Cestista italiano (partito dalle Giovanili del Crabs Rimini) in carriera ha vinto di tutto e di più: il Campionato Europeo con la Nazionale Italiana e uno Scudetto Tricolore, una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana con la Fortitudo Bologna, i Giochi del Mediterraneo ecc. Negli anni ’90 è stato il pilastro della Nazionale (131 incontri ufficiali segnando complessivamente 1825 punti), di cui divenne anche capitano, nella quale debuttò ventunenne il 28 maggio 1992 a Trieste vs la Spagna disputando, a seguire: l’Europeo nel 1993, 1997 e 1999, il Mondiale nel 1998 e le Olimpiadi di Sydney 2000 in cui Myers, per l’ennesima volta, fu il miglior realizzatore. In ambito del Campionato Italiano detiene record che molto difficilmente potranno essere superati: 87 i punti segnati in una gara (vs Udine nel 1994/95); 44 i punti segnati in un derby (Fortitudo vs Virtus, 1996/97); 41 i punti segnati (assieme ad Oscar Schmidt) in una finale (vs Treviso, 1996/97); 21 i falli subiti in una gara con 32 tiri liberi realizzati (vs Udine, 1994/95). Sugli spalti del PalaBCC, oltre ad essere stato fotografato con la piccola Sofia De Felice, era nella sua nuova veste di procuratore (rientrato a Rimini nel 2009) alla ricerca di nuovi talenti da lanciare nell’immediato futuro nei roster di formazioni di categorie superiori. Per l’Associazione Dilettantistica Vasto Basket è stato un onore averlo avuto al PalaBCC, lo ringrazia per la sua presenza e per tutto quello che ha fatto e che continuerà a fare per il basket italiano.
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