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Addio a Fabrizia Arduini: "Enorme il suo contributo a favore dell'ambiente"

La prematura scomparsa del presidente del WWF Zona Frentana e Costa Teatina

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Oggi pomeriggio ci ha lasciati Fabrizia Arduini, presidente del WWF Zona Frentana e Costa Teatina e referente a livello regionale e nazionale per l’energia. Fabrizia da molti mesi, sempre col sorriso sulle labbra, combatteva contro un male spietato che non le ha lasciato scampo. Ha continuato sino all’ultimo a combattere le sue battaglie, incoraggiando chiunque nel WWF si rivolgesse a lei per un consiglio o una informazione. Sempre lasciando i suoi problemi e il male che la stava consumando in secondo piano: molti, anche all’interno del WWF, hanno drammaticamente scoperto oggi quel che Fabrizia stava affrontando.

Una perdita terribile per tutti noi e per l’Abruzzo, per il quale si è sempre battuta: per avere una regione più green, rivolta al futuro e non al passato fossile”. Filomena Ricci, delegato regionale del WWF la ricorda così e mette in luce alcune sue grandi battaglie: “Il Centro Oli, Ombrina Mare, gli inceneritori e decine di impattanti progetti, petroliferi e non, fermati grazie soprattutto al lavoro di Fabrizia… è stato enorme il suo contributo in favore dell’ambiente, e non soltanto a livello abruzzese. Aveva tanto studiato le problematiche relative alle energie fossili da poter dare un fondamentale contributo anche a livello nazionale nelle osservazioni e nei ricorsi che il WWF ha portato avanti in ogni angolo del Paese contro la deriva petrolifera. Perdiamo un’alleata preziosa e, soprattutto, una carissima amica”.
Il vice presidente Dante Caserta, il delegato Filomena Ricci, l’ex delegato Luciano Di Tizio, i presidenti del WWF Abruzzo Montano Antonello Santilli, del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco e del WWF Teramo Claudio Calisti, a nome di tutte le strutture e i soci del Panda in Abruzzo, stringono in un commosso abbraccio il marito Alberto Sanvitale e la figlia Ginevra, con una unica certezza: Fabrizia vivrà per sempre nei cuori di tutti noi.

Non dimenticheremo il suo sorriso e neppure la sua inconfondibile e inseparabile bandiera WWF, legata a un’asta di legno recuperata spiaggiata in una delle tante azioni di pulizia della costa, che sventolava sempre con orgoglio

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