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Vasto e Chianciano, legame nel nome di Elena Sangro diva del cinema muto

Francescopaolo D'Adamo e Roberta Presenza coinvolti nelle iniziative celebrative organizzate in Toscana

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Si sono conclusi a Chianciano i festeggiamenti per il 120° anniversario dalla nascita di Elena Sangro, nome d’arte di Maria Antonietta Bartoli Avveduti, figlia di Avveduto Bartoli Avveduti di Chianciano Terme.

In contemporanea si sono festeggiati anche i cento anni del suo primo filmFabiola” di Guazzoni che nel 1917 ottenne un grandissimo successo.

Il nome di Elena era molto noto negli anni venti, tra le prime donne del cinema muto, per i suoi numerosi film e una delle amanti di Gabriele D’Annunzio. Il padre  di Maria Antonietta, Avveduto nacque a Chianciano Terme nel 1867, nella Villa San Savino, da Giuseppe e da Olimpia Goracci possidenti della cittadina termale. Il bisnonno Orazio, era il “Maire” (l’attuale Sindaco di oggi) di Chianciano nel 1810, durante il periodo Napoleonico. Il nonno Giuseppe ebbe tre mogli: la prima Rosa Goracci di Chianciano, morta di parto ad un anno dalle nozze; la seconda Olimpia Goracci di Chianciano, sorella della prima moglie e mamma di Avveduto, morta a trentaquattro anni di parto insieme alla figlia Rosa, nome dato in onore alla sorella; nel 1870 la terza moglie fu Felice Innocenti di Chianciano. Il 25 agosto 1883, Avveduto si trasferì a Roma con lo zio Giulio, dopo un burrascoso crac finanziario e dopo aver venduto la Villa di San Savino al Conte Nerazzàni di Montepulciano, per far fronte a molti debiti che avevano accumulato.

Trovò lavoro come segretario in un grosso albergo romano, dove, la figlia del proprietario si innamorò di lui, ma Avveduto non la volle sposare. Si sposò alcuni anni dopo a Roma con Ida Albini, donna semplice ma di città. Poi avendo conosciuto il Duca di Belgioioso durante il soggiorno nell’albergo romano, e non sopportando più i continui incontri con i suoi debitori, che lo cercavano anche a Roma, decise di trasferirsi a Vasto in provincia di Chieti, ad amministrare la tenuta del Duca. A Vasto nacque il figlio maschio Giuseppe nel 1894, e poi la prima figlia femmina nel 1897, Maria Antonietta. In seguito nasceranno altri tre figli: Arturo nel 1900, Olimpia nel 1905 e Carlotta nel 1907. A causa delle continue liti con la moglie , i due si separarono. Ma anche a Vasto venne inseguito dai numerosi debitori, inoltre entrato in contrasto con alcuni gruppi locali, Avveduto espatriò anche su consiglio del Duca Belgioioso che gli pagò il viaggio per l’America dove si trasferì insieme ai quattro figli (tre maschi e una femmina) imbarcandosi a Napoli sulla nave Giuseppe Verdi il 14 febbraio 1920.

La figlia Maria Antonietta, invece, seguì la mamma Ida e ritornò a Roma dove aveva già ottenuto un ottimo successo nei film muti. Abbandonati da tutti i parenti di lui, Maria Antonietta intraprese giovanissima la carriera di attrice ed ebbe una grande carriera, grazie all’aiuto di Gabriele D’Annunzio che incontrò per la prima volta nel 1919 a Roma. Il Vate la chiamò “Ornella” e ne fu l’amante.

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