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Luigi Friotto e il concerto sull’acqua o in montagna, patrimonio artistico dell’Abruzzo

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Uno degli artisti dell’estate sansalvese è Luigi Friotto, un pianista cantautore originario di Fossacesia, che si caratterizza per degli spettacoli sonori molto suggestivi. Per tre stagioni estive il cantautore è venuto con la sua band  nella nostra cittadina. Il primo anno ha suonato e cantato in piazza San Vitale grazie all’assessorato al turismo del comune di San Salvo e nell’estate 2015 e 2016 grazie allo stabilimento balneare Controvento con i suoi spettacolari concerti sull’acqua.

La sua passione per la musica è cominciata sin dalla più tenera età quando, con una tastierina, si divertiva a “sbobinare” le sigle delle pubblicità e le canzoni che più gli piacevano. A dieci anni, quasi per gioco, ha iniziato a frequentare lezioni prima di tastiera e poi di pianoforte. Più andava avanti nella conoscenza della musica e più se ne innamorava. A diciassette anni ha iniziato a scrivere le prime canzoni e fare piano bar nei locali e nelle feste di matrimoni e compleanni. Conclusi gli studi al liceo classico si è iscritto alla facoltà di Economia Politica (studi che gli sono utilissimi soprattutto per le competenze organizzative richieste dai concerti) perché aveva voglia di un po’ di pragmatismo ma con l’idea ben chiara di fare il musicista nel suo futuro, attività che non ha mai abbandonato nonostante gli studi universitari.

Il suo comune di residenza sapeva che lui e dei suoi amici suonavano e disponevano di alcune attrezzature e gliele chiedevano per le manifestazioni estive. Man mano hanno acquistato altri “armamentari” sino a quando hanno avviato un’attività molto faticosa e impegnativa, di service. Stavano fuori anche settantadue ore di seguito "senza avere neanche il tempo di sciacquarsi la faccia”, per montare e smontare palchi, luci, casse, microfoni e tutto ciò che serviva  per uno spettacolo. La musica in questo momento era diventata, con grande rammarico, un’attività marginale che all’inizio addirittura era servita per finanziare l’acquisto delle varie attrezzature. Questo lavoro nel tempo si è rivelato cruciale per le attrezzature di cui si erano dotati e soprattutto per le competenze tecniche acquisite. I concerti sull’acqua e nelle grotte sono stati resi possibili grazie all’esperienza del service.

Intorno ai trenta anni ha cominciato a scrivere i primi testi di “Lucernario”, un EP formato da soli  cinque brani uscito ufficialmente il 20 gennaio del 2015. Si tratta di un “inno poco solenne” ai quattro elementi  acqua-fuoco-terra-aria.  Il titolo è nato immaginandosi un uomo che da una piccola finestrella di una soffitta cerca di intravedere la magnificenza dell’esterno.

Per uno "strano ingranaggio del destino” è nata l’idea del concerto sull’acqua. William Di Paolo, un suo amico art director Rai conosciuto nel 2011 gli ha proposto di realizzare dei video clip (il primo dei quali “Silenzi da un temporale”) in scenari molto suggestivi. Da queste esperienze Friotto era sempre alla ricerca di contesti quasi surreali per i suoi concerti.  L’anno dopo mentre si trovavano sulla spiaggia di Rocca San Giovanni, gli è balenato un pensiero  “te li immagini mettere un pianoforte su uno scoglio?” E così costruiscono una piccola piattaforma con delle tavole e dei fusti 6x4 su cui hanno appoggiato il pianoforte e girato “Il posto dei porti”, un vero “manifesto della costa dei Trabocchi.

Il 2013 è l’anno del primo “Concerto sull’acqua”: un ensemble di nove musicisti collocati su una piattaforma galleggiante e sei danzatrici sul bagnasciuga. Sei strumenti importanti, il piano forte, il basso, le percussioni, la fisarmonica, il violino, il flauto traverso, un coro di tre elementi e la voce profonda e avvolgente di Luigi Friotto. Ognuno ha il suo quid. Lo spettacolo non è una categoria stagna ma riesce a coinvolgere l’udito e la vista a 360 gradi.

Le suggestioni non viaggiano solo attraverso la musica ma anche con una  particolare atmosfera,  una luce flebile (grazie a questi fasci di luce, ad esempio, può sembrare che le ballerine ballino su un prato di foglie rossicce), le movenze sinuose delle ballerine professioniste del corpo di ballo di Cristina Nudi e una particolare location (mare, montagne, grotte, laghi, distese di grano e simili). Gli aspetti suggestivi sono dei contorni che non fanno altro che esaltare musica di qualità che rimane il piatto principale.   

Nel progetto sono coinvolti altri ragazzi che amano fare le cose belle anche se con molto sacrificio. Oltre a suonare si preoccupano  di allestire il palco e quant’altro in un contesto difficile e imprevedibile. Realizzano non solo concerti sull’acqua ma anche in montagna. Recentemente si sono esibiti nelle gole di San Martino e nella grotta Sant’Angelo di Palombara dove hanno rinvenuto un antico tempietto pagano. In questi concerti non montano un palco ma poggiano gli strumenti sulla natura nuda al fine di valorizzare le caratteristiche della location che li ospita.

Il prossimo appuntamento estivo è previsto per il 15 agosto alle 21.30 a Silvi Marina nei pressi di piazza Marconi. 

 

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