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Maurizio e i suoi meravigliosi fiori

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Maurizio Di Credico è nato il 16 dicembre del 1955 a Vasto ed è cresciuto dentro il negozio di fiori di famiglia. Ha sempre avuto un carattere libero e intraprendente.

suoi genitori, nella speranza di risparmiargli la fatica e i sacrifici del loro stesso lavoro, l’avevano indirizzato agli studi di perito elettrotecnico all’industriale di Vasto. Non avevano fatto i conti con il fatto che per lui i fiori avevano un fascino straordinario che gli permetteva di esprimere tutta la sua creatività.

Nel 1981 ha vinto il primo premio a un concorso di composizione floreale a Francavilla. E così Maurizio si è attivato per aprire un negozio di fiori tutto suo. Siccome a Vasto gli affitti erano un po’ più cari ed era anche abbastanza saturo come mercato, ha deciso di venire ad aprire la sua attività qui a San Salvo ed ha aperto in via Istonia, di fronte alla villa comunale. Nel tempo questa si è rivelata una scelta vincente ed anche i genitori erano orgogliosi di lui. Oltre a lavorare tanto su San Salvo, anche grazie ai contatti del padre, ha lavorato un sacco con i paesi dell’entroterra dove spesso mancava un negozio di fiori.

Ai tempi delle superiori, durante una festa tra amici ha conosciuto colei che è poi diventata la sua dolce consorteAntonietta Santoro. Nello stesso momento che l’ha vista ha messo gli occhi su di lei, ha chiesto al padrone di casa chi era, a fine serata si è offerto di riaccompagnarla a casa e hanno cominciato a frequentarsi. Nel 1985, dopo aver bene avviato il negozio si sono sposati. Per il suo matrimonio si è voluto occupare lui stesso degli addobbi floreali, non ha voluto delegare nessuno. Il giorno prima ha preparto il tutto e la mattina del matrimonio è andato prima a sistemare i fiori in chiesa, poi è tornato a casa a cambiarsi. Aveva scelto un addobbo molto colorato e vivo e dove spiccava il rosa e il fucsia.

Nel 1988 è diventato per la prima volta papà ed era così felice! La mattina restava incantato vicino alla sua creatura (Daniele) non voleva neanche andare in negozio per stare con lui. Spesso e volentieri era la moglie che gli doveva dire “Dai vai ad aprire”.  Due anni dopo ha sperimentato di nuovo questa gioia con la sua seconda figlia, Serena. Anche Daniele e Serena sono cresciuti in negozio ma arrivata l’età della scelta delle superiori lui stesso li ha portare ai vari open day delle scuole e a visitare le varie aziende con cui aveva contatti. Voleva che fossero loro a scegliere cosa fare della propria vita.

Amava portare quel tocco di colore, profumo e creatività nei momenti felici dei suoi clienti.  Si Dedicava anima e corpo agli addobbi floreali e cercava di immedesimarsi nella personalità di chi doveva ricevere quei fiori. Spesso non c’erano orari e quanti venerdì e sabati  ha trascorso in negozio fino alla mezzanotte insieme a sua moglie senza tornare per niente a casa. Quando il lavoro glielo permetteva e non c’erano altri impegni, restava alle cerimonie sia per condividere dei momenti di gioia e sia per controllare che tutto fosse a posto. Non amava il telefonino perché non lo facevano sentire libero e quando decideva di staccare dal lavoro, lo spegneva completamente. Dopo la famiglia e il lavoro la sua terza passione era la pesca sia sub che con la canna.

Nell'ottobre del 2009, nell’arco di due mesi, una malattia l’ha portato dal Padre Celeste.

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