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Mencarelli a Vasto: «L’Italia è l’unico Paese in cui i giovani sono considerati un problema»

L'autore, vincitore del Premio Strega Giovani, ospite al Polo liceale 'Pantini Pudente' e al Teatro Rossetti

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Una giornata intensa, carica di riflessioni e anche provocazioni, con il vincitore del Premio Strega Giovani Daniele Mencarelli a Vasto. Ieri mattina centinaia di studenti hanno partecipato all’incontro presso il Polo liceale ‘Pantini Pudente’ con entusiasmo e attenzione. 

Nel pomeriggio, poco dopo le 18, Mencarelli è stato protagonista di un incontro pubblico presso il Teatro Rossetti. Forte emozione nei tantissimi partecipanti dopo aver ascoltato una testimonianza profonda, che ha provocato riflessioni (anche amare) e importanti spunti. Mencarelli ha dialogato con Carola Carulli, giornalista Rai, creando un vivace confronto per un’ora e mezza. Tanti i temi toccati, dalle differenze nella cura e nell’assistenza ai bambini autistici nelle varie regioni italiane al rapporto della società con i giovani al senso dell’esistenza. 

«L’Italia – l’amara riflessione del vincitore del Premio Strega Giovani – è l’unico Paese in cui i giovani sono considerati un problema». In altri Stati, sottolinea Mencarelli, a 30 anni si può diventare dirigenti d’azienda, si è considerati adulti e protagonisti della società, in Italia al contrario si può ancora essere costretti ad essere legati alla famiglia di origine e poco più che adolescenti.

Daniele Mencarelli è stato protagonista ieri della prima data extra del Vasto d’Autore Festival 2025. Poeta e narratore, Mencarelli è nato a Roma nel 1974. La sua più recente opera poetica è “Degli amanti, non degli eroi” (Mondadori, 2024). Del 2018 è il suo romanzo d’esordio, La casa degli sguardi, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima). Nel 2020 esce Tutto chiede salvezza, Mondadori (finalista al premio Strega, vincitore del premio Strega Giovani, del premio Segafredo Zanetti-un libro un film, e del premio Anima per il sociale). Da questo romanzo è stata tratta per Netflix la serie omonima, con regia di Francesco Bruni. Sempre tornare (Mondadori, 2021, premio Flaiano) chiude la sua ideale trilogia autobiografica. Nel 2023, sempre per Mondadori, è uscito Fame d’aria (premio Clara Sereni). Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.

L’incontro di ieri pomeriggio al Teatro Rossetti è stato occasione di presentazione dell’ultimo libro di Mencarelli, “Brucia l’origine”, edito da Mondadori. 

Questa la presentazione di “Brucia l’origine”.

«Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa. Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. È uno che ce l'ha fatta: l'esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento. Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l'incontro e l'amore con Camilla, la figlia di Zardi. E ora, dopo quattro anni, torna. A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate - al posto della scuola il lavoro - che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. L'abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita. "Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall'altra Milano e il suo presente di alto rango." Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo. Mencarelli ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi».

 

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