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'Lunarie de lu Uaste': obiettivo "tener viva la memoria di questa comunità"

Alla Pinacoteca di Palazzo d'Avalos la presentazione della 24^ edizione con gli autori Giuseppe Tagliente, Paolo Calvano e Fernando D'Annunzio

redazione
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La Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto ha ospitato la presentazione del Lunarie de Lu Uaste – L’Almanacco dei Vastesi

Gli autori Giuseppe TaglientePaolo Calvano e Fernando D’Annunzio hanno illustrato le novità della 24^ edizione di un volume che raccoglie date, fatti e ricorrenze dell’antica Histonium.

Ha allietato la serata Anna Maione, accompagnata da Nunzio De Palma,  con canzoni di Natale. In particolare sono state eseguite  canzoni di tradizione partenopea. Di fatto, un omaggio alle 1500 famiglie napoletane che oggi sentono Vasto come casa propria.

A nome dell’Amministrazione comunale ha portato i saluti il vice sindaco, Licia Fioravante. 

Il Lunarie de Lu Uaste è in vendita nelle librerie e nelle edicole di Vasto.

Di seguito, la presentazione dei tre autori:

Almanaccare” è sinonimo di escogitare, arrovellarsi, lambiccarsi il cervello, ma lo vogliamo usare in questa sede, coniugandolo al gerundio, per questa prima pagina nel significato di presentazione di questo almanacco giunto alla ventiquattresima edizione. “Almanaccando”, dunque, riteniamo di dover richiamare la ragione che fin dall’ormai lontano 2000 ci indusse a questa iniziativa editoriale nata con l’intento di sottrarre il genius loci di questa nostra Città alla furia devastatrice del pensiero unico. Tener viva la memoria di questa Comunità, riscoprire la sostanza del suo “essere” fatta di storia, di cronaca, di lingua, di tradizioni e di cultura, di persone che l’hanno incarnata ci sembrarono allora strumenti in grado di fare da deterrenza alla minaccia incombente e quell’idea “ancor non ci abbandona”.

Coerentemente a questo assunto, proponiamo anche quest’anno notizie, informazioni, biografie, racconti, storielle che speriamo soddisfino la vostra curiosità e suscitino nei lettori l’orgoglio di appartenere ad una antica e nobile terra. Particolarmente interessanti presumiamo siano le pagine riguardanti il ruolo di Giuseppe Spataro nella resistenza ed il suo silenzio riguardo a via Rasella ed alle Fosse Ardeatine; quelle riguardanti un articolo rimasto quasi sconosciuto di Pietro Di Donato, lo scrittore italoamericano d’origine vastese, sul delitto Moro ed il racconto agghiacciante dell’epidemia che uccise oltre 2500 vastesi nel 1817.

Un’ultima segnalazione riguarda la grafica. Quella adottata fa uso di icone emozionali, in gergo emoticon, che dovrebbero rendere l’edizione di quest’anno più accattivante. Fateci sapere cosa ne pensate".

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