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A Palazzo d’Avalos la presentazione del libro “Come un salvagente”

Saranno presenti gli autori don Nicola Florio e Dario Leone

redazione
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Giovedì 12 ottobre alle ore 19,00 nella suggestiva Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto, Don Nicola Florio (Parroco della Chiesa della Natività di Maria Santissima in Cupello) e Dario Leone (Sociologo e Presidente del Centro Studi Nazionale “Domenico Losurdo”), moderati da Emanuela Molino, presenteranno il loro libro “Come un salvagente – dialogo tra un Sacerdote cattolico e un Sociologo marxista”. 

L’evento, patrocinato dal Comune di Vasto, vedrà la partecipazione delle attrici Giuliana Antenucci e Irene Di Silvio che interpreteranno alcuni stralci del libro accompagnati dalla chitarra di Pietro Lalla. Saranno presenti per i saluti istituzionali, il Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, l’assessore alle Politiche giovanili Paola Cianci e l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta. 

Sarà l’occasione per approfondire i temi sollevati dal Saggio edito da NullaDie che è già in ristampa da meno di un mese dalla sua uscita. Si tratta di un’opera unica nel suo genere, scrivono nelle varie recensioni apparse sulle riviste letterarie e accademiche, in quanto gli esponenti di due culture notoriamente distanti s’incontrano costruendo uno spazio dialogico profondo, dimostrando la fattiva possibilità di unità comunitaria dove le differenze diventano un grande elemento di forza empatica, intellettuale e umana. 

Dalla sinossi, “È bastato un grappolo di anni per sgretolare gli organismi di azione collettiva che legittimavano la progettazione e l’azione in prospettive di lungo periodo e ridurre al silenzio grandi ragioni orientanti in favore di logiche intercambiabili e provvisorie. Lentamente l’ideologia e la religione, in quanto produttrici di strutture culturali ampie e durature, iniziano a cedere. Da questa prospettiva si avvia lo straordinario confronto tra un sacerdote e un sociologo sul mondo, la vita, la felicità, il significato dell’esistenza e la prospettiva dell’umanità”.

 

 

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