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Un evento unico nella storia degli spiaggiamenti

Concluso il festival dedicato al ricordo dei sette capodogli spiaggiati otto anni fa a Punta Penna

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“Un evento unico per sforzi ed impegni profusi – con una menzione speciale al ricordo del sindaco dell’epoca Luciano Lapenna – e numero di capodogli che si riuscì a salvare”. Così ieri sera Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino Vasto, ha riassunto l’importanza della memoria di quanto accadde esattamente otto anni fa sulla spiaggia di Punta Penna. Erano le prime luci del mattino quando arrivò la segnalazione di alcuni capodogli spiaggiati. In pochissimo tempo si mise in moto una poderosa macchina di soccorsi e tantissimi cittadini accorsero pronti a donare un proprio contributo. Furono salvati quattro capodogli. 

Alla sorte dei tre sfortunati capodogli morti ha dedicato una speciale attenzione Taglioli: i loro scheletri è possibile recuperarli solo entro dieci anni, se trascorrerà invano un altro anno e mezzo sarà poi impossibile. Un recupero da finalizzare alla realizzazione di un imperituro ricordo. Di un evento unico e straordinario e del disastro ecologico in cui siamo pienamente immersi. Le autopsie e alcuni esami strumentali rilevarono che la causa può essere ricondotta alla morbillosi e ad un fortissimo stress. 

Questi alcuni dei temi principali affrontati ieri sera in piazza Barbacani durante la seconda ed ultima serata del Festival Sette Capodogli, organizzato dalla Nuova Libreria. Dopo l’introduzione di Emanuela Petroro hanno animato la serata Stefano Taglioli e il fumettista Franco Sacchetti, con le letture di Raffaella Zaccagna, con un’ampia riflessione su quanto accaduto otto anni fa, sulla tutela dell’ambiente nei nostri tempi e sull’ultimo libro scritto da Taglioli “Irene, la fine delle storie”. 

“Abbiamo riunito in una bellissima piazza quattro generazioni che si sono legate attraverso storie di balene, tartarughe, rondoni, leggende e ghiaccio e mare e nuoto e volo, abbiamo ricordato lo spiaggiamento di 7 capodogli sulla nostra spiaggia e come gli antichi Inuit abbiamo sacralizzato la forza della natura e il suo insegnamento eterno” ha raccontato la prima serata, dedicata alla lettura per bambini, Emanuela Petroro. 

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