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Riorganizzazione primo atto: meno dirigenti amministrativi e in ospedale più poteri ai Dipartimenti

Anticipati i contenuti delle proposte della direzione generale Asl per l'atto aziendale

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Una organizzazione innovativa, mai sperimentata in Abruzzo in campo sanitario, e una struttura amministrativa più snella, orientata ai risultati da raggiungere e non più alla logica burocratica che separa rigidamente compiti e ruoli: sono queste le novità presentate oggi al Collegio di Direzione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti dal manager Francesco Zavattaro, che ha illustrato le linee progettuali del nuovo atto aziendale. Le anticipazioni hanno disegnato due sostanziali novità in campo sanitario, dove assume un ruolo decisamente più forte il direttore di Dipartimento, finora limitato a una funzione di coordinamento e destinato invece, nelle intenzioni della direzione generale, a diventare il vero «capo» delle unità operative: sarà lui, infatti, ad assegnare il personale infermieristico alle unità operative di competenza, a seguirne lo sviluppo professionale attraverso la verifica e la valutazione delle competenze acquisite, e a gestire la dotazione delle attrezzature. Vale a dire che l’assegnazione delle tecnologie avverrà per aree dipartimentali, e non più per reparto. Il potere decisionale, ovviamente, sarà limitato alla sfera organizzativa, nel pieno rispetto dell’autonomia professionale dei medici che resta intoccabile e immutata. Ma la Direzione Generale si spinge anche più avanti nei progetti di innovazione con la proposta di sperimentazione di un’area multi specialistica per ciascun presidio ospedaliero, che possa aggregare attività che condividono un profilo assistenziale comune, e affidata a una direzione infermieristica: si tratta, insomma, di salvaguardare, attraverso un’organizzazione sinergica, quelle unità operative con un numero di posti letto inferiore alla dotazione minima stabilità dal nuovo Piano operativo regionale, che ne fissa la soglia minima a 20. Sul fronte amministrativo, invece, la bozza di atto aziendale prevede che dagli attuali otto si arrivi a tre dipartimenti amministrativi, a cui si aggiunge un coordinamento degli uffici che operano in staff alla Direzione generale. Le unità operative complesse scenderanno da 21 a 14, per cui un futuro sarà ridotto anche il numero dei dirigenti. «Stiamo rispettando gli impegni assunti con i sindacati - ha sottolineato Zavattaro - avviando un’operazione che non è un semplice rimanipolazione di caselle né un piccolo aggiustamento. E’ invece una riprogettazione vera che vuole essere innovativa anche nel cambiamento dei metodi di lavoro, introducendo la logica della gestione per processi che gioverà al funzionamento del sistema». Nel Dipartimento denominato «Governo della piattaforma logistica» saranno inserite le strutture del Patrimonio e manutenzione, Grandi impianti, Informatica e reti, Ingegneria clinica, Approvvigionamenti, Servizi economali e logistici. Il Dipartimento «Amministrazione» avrà al suo interno il Personale, la Contabilità e bilancio, il Coordinamento delle attività dei servizi amministrativi periferici degli ospedali, il Coordinamento delle attività dei servizi amministrativi periferici nei Distretti, Dipartimento di salute mentale e Dipartimento di Prevenzione. Il Dipartimento «Governo dei rapporti istituzionali» si occuperà del Governo degli erogatori privati, del Governo dell’assistenza convenzionata, degli Affari generali e degli Affari legali. Un apposito Coordinamento si occuperà delle funzioni di staff: Controllo di gestione, Qualità e accreditamento, Sviluppo strategico e organizzativo, Sistema informazione comunicazione e marketing, Formazione, Governo clinico e audit dei processi, Servizio aziendale professioni sanitarie, Servizio prevenzione e protezione, Risk management.
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