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Un nuovo modello di partecipazione democratica: il modello 'Cava'

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La notizia che il Consiglio regionale d’Abruzzo, all’unanimità, ha votato la sua totale contrarietà alla cava davanti alla spiaggia di Punta Penna per il suo grande valore ambientale, turistico, paesaggistico, è un atto politico, importante, che ci riempie di gioia e costituisce la prova che ne è valsa la pena. Ne è valsa la pena, di agire senza perdere la speranza, pensando non “contro” ma “per” qualcuno o qualcosa, ed in particolare, per il bene comune del nostro territorio e della sua gente. Ne è valsa la pena, di utilizzare i mezzi di comunicazione sociale (internet, pubblicazioni, giornali etc.) per informarci ed aggiornarci. Ne è valsa la pena, di stimolare e riporre la nostra fiducia in tutti i rappresentanti politici del territorio. Ne è valsa la pena, di creare iniziative di partecipazione cittadina al servizio della tutela del Territorio – iniziative che sono state credibili, responsabili e concrete. Ne è valsa la pena, di amare, in modo gratuito e disinteressato, il nostro Territorio e la sua gente rifiutando, da parte nostra, strumentalizzazioni di parte. Ne è valsa la pena, infine, di stare insieme con tutti i cittadini e le associazioni che si sono messi in gioco partecipando in prima persona, per scongiurare un pericolo concreto per uno degli angoli più belli della nostra costa abruzzese: la spiaggia di Punta Penna e la sua riserva naturale di Punta Aderci. Ed ora? Ora, a nostro avviso, bisogna partire da un fatto incontestabile: la partecipazione della società civile (attraverso forme proprie di democrazia partecipativa) può essere efficace ed efficiente, perché ha dimostrato di riuscire a contribuire al perseguimento del bene comune, con l’aiuto ed il coinvolgimento necessario e puntuale dei cittadini, delle associazioni e dei rappresentanti politici. È quindi essenziale che questa esperienza di democrazia e di collaborazione tra tutto il “sistema” cittadino vastese, a difesa del nostro Territorio, non finisca qui; anzi è auspicabile utilizzare anche in futuro questo modello di partecipazione democratica – modello che da oggi potremmo, a ragione, chiamare: modello “Cava”. Nunzia Salvatorelli Presidente Associazione "Amici di Punta Aderci”
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