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LA PROCESSIONE DI SAN MICHELE E LE TRE 'SFIDE' LANCIATE DAL VESCOVO DI CHIETI-VASTO MONSIGNOR BRUNO FORTE

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Le sfide dei giovani, dell'urbanizzazione della città e del lavoro. Tre messaggi significativi quelli del vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, lanciati ieri sera dal sagrato della chiesa di San Michele al culmine della solenne processione di ritorno della statua del patrono da Santa Maria Maggiore. Al cospetto delle autorità civili e militari (tra i presenti il sindaco Luciano Lapenna, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio ed i rappresentanti delle forze dell'ordine), delle confraternite, del clero vastese, di numerosi assistiti e collaboratori dell'Unitalsi e di una fiumana di fedeli, monsignor Forte ha tratteggiato alcune delle priorità che, a suo giudizio, devono essere sottolineate e curate in città. Primo punto toccato quello della realtà giovanile, bisognosa di attenzioni ed interessi. La "sfida educativa dei giovani" l'ha definita il presule, all'interno di una comunità nella quale sono tanti i ragazzi presenti e dove devono essere altrettante le opportunità per crescere, maturare ed aggregarsi. Quindi l'appunto sullo sviluppo di Vasto, sulla sua urbanizzazione, sulla sua trasformazione che continua. "Vasto deve essere accogliente e capace di integrare allo stesso tempo. E' sotto gli occhi di tutti come questa città è cresciuta, anche a livello urbanistico, in questi ultimi anni. Ma non diamo occasione alla crescita della 'folla delle solitudini'". Un ultimo accento alla 'sfida del lavoro', ai disagi ed alle tante difficoltà quotidiane affrontate da chi oggi il lavoro non lo ha o lo ha a rischio e, di riflesso, agli altrettanti problemi che situazioni del genere creano per le famiglie di riferimento. "Che vada avanti lo sforzo solidale messo in campo, anche dalla nostra chiesa, per limitare l'emergenza". Gli auguri a tutti, infine, i 'bacetti' ai bimbi e il congedo dalla folla di fedeli da parte di monsignor Forte, che proprio in questi giorni taglia il traguardo dei cinque anni di esperienza pastorale alla guida di questa diocesi.
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