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SCHIAVI D'ABRUZZO, ELETTRICE A 99 ANNI

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Spetta probabilmente al comune di Schiavi d'Abruzzo il primato dell'elettore più anziano che ha partecipato a queste operazioni di voto per il rinnovo del Parlamento. Per essere precisi si tratta di un'elettrice, un'arzilla e lucidissima vecchietta quasi centenaria che si è recata con le sua gambe presso il seggio ad esercitare il suo diritto-dovere civico di voto. La simpatica signora, nota in paese con il nomignolo di ''zia Gentile'', è infatti nata nel lontano 1907 e quindi spegnerà a breve ben cento candeline. Nel corso della sua ''secolare'' esistenza, zia Gentile ha partecipato ad elezioni di ogni tipo, a partire dal referendum tra monarchia e repubblica nel lontano 1946, fino a decine di consultazioni amministrative e politiche e non ha voluto disertare le urne nemmeno in questa occasione. Davvero un esempio di alto senso civico. Un'altra curiosità sulle elezioni nel piccolo centro montano è che i militari di servizio in alcuni seggi hanno chiesto un supplemento di coperte per affrontare con meno disagi le ''fresche'' notti montane. Richiesta che il comune non è stata in grado di soddisfare con i propri mezzi, non avendo a disposizione, pare, ulteriori coperte. Si è fatto fronte a questa carenza coinvolgendo alcuni cittadini che generosamente hanno rifornito di coperte gli infreddoliti militari. Infine si potrebbe notare un altro dato interessante, il crollo verticale nel numero di elettori ammessi a votare con certificato medico. La legge prevede che gli elettori affetti da alcune patologie, come ad esempio la cecità, possano essere accompagnati all'interno della cabina elettorale da altri elettori che in sostanza traducono materialmente in voto la dichiarata volontà dei primi. In tutte le precedenti votazioni, soprattutto in quelle in cui bisognava esprimere una preferenza scrivendo un nome, si sono sempre registrati moltissimi casi di accompagnamento. In queste elezioni invece, nelle quali bisognava semplicemente tracciare un segno di croce senza scrivere nessun nome, guarda caso il numero di elettori accompagnati a votare si è ridotto ad appena qualche unità. Pare insomma che gli stessi elettori giudicati ipovedenti qualche tempo fa siano improvvisamente guariti, oppure, evidentemente, la ''patologia'' più diffusa è l'incapacità di scrivere una preferenza.
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