Serata tutta da vivere, quella di oggi a Vasto: Renzo Arbore e L'Orchestra Italiana saranno di scena nell'area 'grandi eventi' del parco Aqualand, dalle ore 21. Di nuovo protagonisti in Abruzzo, dunque, dopo il concerto-evento gratuito che l'artista foggiano e la sua band hanno tenuto venerdì scorso presso l'aeroporto di L'Aquila Preturo. Arbore, d'altronde, è da sempre molto legato all'Abruzzo: quando era piccolo, ha trascorso parte della propria infanzia a Chieti, e ha spesso ricordato pubblicamente questi suoi trascorsi. Il tour con l'Orchestra Italiana spazia dalle canzoni napoletane a quelle sonorità che Renzo Arbore chiama le canzoni della memoria, con escursioni verso le musiche del sud del mondo. Sul palco con Renzo, 15 solisti e specialisti del proprio strumento, tra cui l'inseparabile Gegè Telesforo. Arbore, profondo estimatore della canzone napoletana classica, è riuscito a realizzare nel 1991 quello che per lui era un sogno: fondare una grande orchestra per valorizzare e rilanciare la canzone napoletana in Italia e all'estero, attraverso la rilettura dei classici partenopei, repertorio che rischiava di venire da tutti considerato come parte di un passato da dimenticare. Partito dal modello un po' naif delle orchestre napoletane dei primi del secolo, dove le voci ricche di pathos dei cantanti si sposavano con i ritmi e i suoni coinvolgenti delle strade di Napoli, recuperato in prima fila il suono dei mandolini, sperimenta anche originali contaminazioni con alcune sonorità e ritmi rock, blues, country, reggae e sudamericani. Immesse così nuove energie ritmiche a supporto di inedite ed accattivanti sonorità, è riuscito a riportare all'attenzione del grande pubblico, italiano ed estero, la melodia classica napoletana. Un successo che ancora oggi non vuole accennare ad esaurirsi, tanto che, dopo una breve parentesi con il progetto 'Renzo Swing', Arbore è tornato a grande richiesta con l'Orchestra Italiana. L'ex dj è in tour da anni e tutto lascia presagire che continuerà a deliziarci dal vivo con il suo progetto filo-partenopeo ancora per molto tempo.