Non aveva retto al dolore per la morte del padre, avvenuta due anni fa a seguito di un incidente stradale accaduto lungo la Statale 16, in località San Tommaso di Vasto Marina. In quell'incidente lui e la madre, che viaggiavano sulla stessa auto, erano rimasti seriamente feriti. Due anni di calvario tra interventi e cure riabilitative.
Così, l'altra notte C.C., 33 anni, ha deciso di mettere fine al suo calvario buttandosi dal viadotto che a Vasto Marina, in località De Nardis, attraversa la linea ferroviaria. Il suo corpo senza vita è stato trovato per caso, verso le 14,30 di oggi da alcuni operai e tecnici dell'Anas che avevano eseguito una piccola manutenzione sul manto bituminoso del viadotto. Poi, per una verifica dei pilastri avevano raggiunto la parte sottostante, nella zona dell'''Elefante Rosa''. Li sotto hanno trovato quel corpo senza vita. Immediatamente è stato dato l'allarme. Sul posto si sono portati gli agenti della Polizia di Stato di Vasto ed i Carabinieri. Le indagini sono state coordinate dal vice questore Ugo Terracciano, dirigente il locale Commissariato della Polizia di Stato. Addosso alla salma è stato trovato il documento di identità in base al quale è stato possibile risalire alla identificazione del giovane. Nelle ore precedenti i familiari lo avevano cercato ovunque per Vasto e le zone limitrofe rifiutando l'ipotesi di un gesto irresponsabile sicuramente compiuto in un momento di grande prostrazione fisica e mentale. Dopo la constatazione di legge e l'ispezione cadaverica compiuta dal medico legale, la salma del giovane è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale civile di Vasto a disposizione dell'autorità giudiziaria.