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IL PUNTO DI VISTA SULLA CRISI IN MAGGIORANZA DI FRANCESCOPAOLO D'ADAMO (iTALIA DEI VALORI)

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Francescopaolo D'Adamo (Italia dei Valori), già assessore alla Cultura e al Commercio a Vasto ed attualmente in 'stand by' per l'azzeramento di Giunta deciso dal sindaco Luciano Lapenna, ci invia la nota che segue: "Carissimi, da qualche giorno tutti mi chiedono cosa penso della situazione che mi coinvolge come amministratore di questa città. Il mio carattere sanguigno non mi permette di rispondere adeguatamente. Sarei eccessivo in ogni caso, sia volessi difendere qualcuno o qualcosa, sia che volessi “attaccare” qualcuno o qualcosa. Certo, a differenza di quelli che riescono a mascherare il proprio stato d’animo, dal mio sguardo traspare tutto il disappunto che provo. Non sopporto l’accanimento terapeutico, sono per una terapia sicura non per tentativi che non garantiscono una certa e totale guarigione, specie se la malattia colpisce solo una parte (sia pure importante) del corpo. Siamo però in estate ed al cittadino, alla persona comune poco importano le analisi politiche o i seriosi discorsi, preferisce spettegolare sotto l’ombrellone (o sotto l’ombrello). A siffatto pubblico, memore dei miei “antichi” successi come dj, voglio dedicare il testo che in qualche modo, secondo me, rappresenta il mio stato d’animo, con la speranza che tale operazione non sia interpretata come una ennesima goliardata dell’(ex) assessore ma che dia spazio a riflessioni. "Tu m'hai chiesto tempo e troppo tempo ti lasciai.. Voglio andare in fondo e il fondo è già toccato ormai, lento ed invadente il tuo silenzio avvolge me, rende amara l'aria che respiro insieme a te. Soli, quel giorno che tremavi, in quella stanza, sì fu quando gridai, per dirti di noi, dicevi a me, non ho più niente. Era per darti un po' d'aiuto, ed ero come te. Ricordo, l'idea fu chiara, fu tua, chiedesti a me, facciamo un viaggio... Presto, l'acqua... non più confine avrà, dicevo guarda il mare, scenderemo, verso le terre antiche, del sud... La gente, negli occhi... più grandi senza età e nell'istinto avrà colori audaci e nuove intense voci, per te... Poi quell'osservarmi, che non ricordai. Prima dei tuoi occhi. Di aver visto mai. Quasi fosse strano, ciò che avvenne poi. Cosa abbiamo fatto, ci chiedemmo noi... Se sai, se puoi, se vuoi. Domando, spiegami, cos'è che ancora fa, violenza a noi. Capisci il senso o no.... la voce, il viso tuo, da riconoscere, rivoglio a me. Se sai. Se puoi se vuoi, la strana nostalgia che può distruggerci, si disperderà". Spero che i Pooh non mi chiedano i diritti, cordialità".
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