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SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, RAPINA ED ESTORSIONE: GIOVANE VASTESE ARRESTATO DALLA SQUADRA MOBILE DI CHIETI E DALLA POLIZIA DI VASTO

a cura della redazione
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Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina ed estorsione. Sono queste le accuse che hanno portato gli uomini della Squadra Mobile di Chieti, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Polizia di Vasto ad arrestare il giovane Ettore Bitritto, 33 anni, di Vasto. Bitritto, che si trovava in regime di detenzione domiciliare per una precedente condanna, è stato tratto in arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal magistrato Irene Scordamaglia e firmata dal Gip Caterina Salusti. Il provvedimento giunge a conclusione di un percorso investigativo avviato nel marzo dell'anno scorso intervallato, il 25 luglio, con l'arresto dello stesso Bitritto per possesso di circa mezzo chilo di cocaina. Le indagini, ha spiegato questa mattina in una conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile di Chieti, Paolo Monnanni, svolte con la collaborazione della questura di Rovigo, avrebbero evidenziato il ruolo di vertice di Bitritto per quanto riguarda l'approvvigionamento di droga, in particolare cocaina, sempre purissima. Droga proveniente dal sud dell'Italia, in particolare da Calabria e Puglia, che poi veniva trasferita e spacciata sulla piazza di Rovigo. In questo caso, dunque, ha sottolineato Monnanni, A Vasto vi era un vero e proprio centro di approvvigionamento della cocaina che poi veniva spedita, tramite corrieri, a Rovigo. Si calcola che le cessioni fossero nell'ordine dei trecenti grammi a settimana. Al vertice dell'organizzazione, secondo gli inquirenti, proprio Bitritto, "affermatosi come figura carismatica - ha sottolineato Monnanni - al quale ci si rivolgeva per risolvere le controversie qualora non venissero onorati i pagamenti per le forniture. Bitritto, hanno accertato le indagini, interveniva con minacce ed estorsioni, in qualche caso rivolte anche con le armi (di qui l'accusa anche di rapina)". Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata in occasione del suo arresto, sono stati sequestrati circa 10 grammi di hashish, tre telefoni cellulari e assegni per un valore di circa 4.000 euro ora al vaglio degli inquirenti.
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