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CAMPAGNA "L'ITALIA DA SALVARE" SU CORRIERE.IT: LA COSTA DI CASARZA DI VASTO TRA I LUOGHI DA TUTELARE

a cura della redazione
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"Ci sono case, paesi, ambienti, parchi e riserve naturali che meritano di rimanere come sono e di non finire nel tritatutto di deroghe, abusi e speculazioni edilizie. In alcuni casi perché sono un patrimonio dell’Italia, in altri semplicemente perché rappresentano un valore per il paesaggio, per gli esseri umani o gli animali, che abitano quei luoghi. Nel nostro paese sopravvive, nonostante tutto, un patrimonio naturale e architettonico a cui non si deve rinunciare. Ci definiamo “Giardino d’Europa”, invitiamo i turisti di tutto il mondo a venirci a visitare. Ma, come per tutti i giardini, serve cura e manutenzione. Spesso, come in Abruzzo, è mancata". E' questo il 'manifesto' della campagna "Italia da salvare", la mappa del paese da proteggere da abusi e speculazioni promossa dal sito Corriere.it, il portale di riferimento del Corriere della Sera, che chiede ai lettori di segnalare le situazioni di maggiore rischio. Tra quelle pervenute ce n'è una che riguarda Vasto. La riportiamo, di seguito, integralmente. "La foto è una vista della spiaggia di Casarza, a Vasto (in provincia di Chieti), nel cuore della Costa dei Trabocchi, dove si prevede tra l'altro la realizzazione di una pista ciclabile lungo il tratto di costa, lungo l'ex tracciato ferroviario ormai dismesso. La zona, come tutta la costiera rocciosa vastese, è a rischio di speculazioni edilizie e cementificazione: sono infatti molte le costruzioni già in stato avanzato a poca distanza da Casarza. Bisogna preservare questi fantastici territori, ricchi sia dal punto di vista paesaggistico, naturalistico con le loro biodiversità e storico. E' infatti in questo tratto di costa che si conservano ancora i trabocchi, macchine da pesca su palafitta testimonianza delle antiche tradizioni marinate vastesi" (Andrea Gisoldi). IL VALORE AMBIENTALE ED ECONOMICO (a cura del Wwf) - La costa di Vasto ha una doppia fisionomia: rocciosa nel suo tratto settentrionale, in corrispondenza di Punta della Penna e Punta Aderci; sabbiosa e con residue formazioni dunali nel tratto di Marina di Vasto e Marina di San Salvo. Per quanto il territorio risenta dell’impatto delle secolari attività umane, tuttavia alcuni tipi di habitat importanti sono riusciti a sopravvivere. E' il caso delle diverse formazioni dunali (dune mobili embrionali, dune costiere fisse a vegetazione erbacea, dune con prati) riconosciute all’interno del Sito di Interesse Comunitario denominato “Marina di Vasto”. Inoltre l’area conserva importanti vestigia delle passate attività tradizionali di pesca, che contribuiscono a rendere il tratto costiero particolarmente meritevole di tutela e attenzione. http://www.corriere.it/cronache/speciali/2009/italia-da-salvare/articoli/casarza_332b84da-4eaf-11de-be80-00144f02aabc.shtml
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