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RELAZIONI SINDACALI GESTITE CON DIFFICOLTA': STATO DI AGITAZIONE DEGLI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA IN SERVIZIO AL CARCERE DI VASTO

a cura della redazione
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Relazioni sindacali gestite con difficoltà: lo denunciano i rappresentanti degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Torre Sinello di Vasto. "Nell’ultimo periodo, presso la casa circondariale di Vasto - si legge in una lettera indirizzata al ministro della Giustizia Angelino Alfano ed ai vertici dell'Amministrazione Penitenziaria - il dirigente direttore dell’istituto, in più occasioni, ha posto in essere decisioni e provvedimenti che lungi dall’essere sottoposti ad un preventivo confronto con il sindacato come da normativa in vigore, vengono unilateralmente decise e poste in essere, sempre con la 'giustificazione successiva' del carattere di urgenza e emergenza!". Le rappresentanze sindacali evidenziano un ultimo, sempre in riferimento al direttore della struttura che "ha convocato un incontro con le organizzazioni sindacali locali ed in tale frangente, alle legittime rimostranze sui vari provvedimenti succedutisi nel tempo con atti unilaterali, lo stesso ha replicato in maniera interlocutoria, chiarendo che comunque è sua ferma intenzione non seguire la politica del confronto su tutto con il sindacato, ma bensì di voler per così dire 'autonomamente' valutare quando e quali argomenti sottoporre al confronto con il sindacato! Chiaramente - si continua nella lettera - tale sua ferma dichiarazione non può che alimentare uno stato di irrigidimento delle relazioni sindacali e risultare oltremodo deleterio se inserito in un contesto già di per sé così delicato e problematico come quello del sistema penitenziario. Ben altra 'dovrebbe' essere la disponibilità al dialogo e al confronto che chi rappresenta l’Amministrazione Penitenziaria, in una situazione già sicuramente provata da tutta una serie di situazioni emergenziali che si stanno scontando presso l’istituto di Vasto in questo periodo. Si valuti solo a mero esempio come, a dispetto di un costante aumento delle unità del comparto Ministeri, il dirigente continua a 'prendere' tempo e a far permanere anche oltre ogni logica personale di Polizia Penitenziaria in compiti non istituzionali, facendo sì che tale utilizzo improprio gravi sulla possibilità che il restante personale operante in compiti istituzionali possa usufruire con regolarità dei previsti riposi e congedi spettanti. Risulta quindi che per poter gestire la situazione già cosi gravemente compromessa, il personale, durante il turno, debba assolvere a più compiti onde poter sopperire le inevitabili carenze. Per queste ragioni, che per motivi di riservatezza non si rappresentano in maniera circostanziata, le scriventi, comunicano di indire lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Vasto e che sin quando non vi saranno risposte ferme e risolutive da parte degli organi sovra ordinati al dirigente, interrompono ogni confronto sindacale, in attesa di atti che inducano lo stesso al ripristino di un corretto e conseguente rispetto delle prerogative delle organizzazioni sindacali, affinchè lo stesso attui da subito un corretto confronto e non 'il solito e mero' convocare le stesse e procedere a un incontro che si risolve intanto nel non rivedere gli atti assunti unilateralmente e sempre nella semplice certificazione dell’aver proceduto al 'previsto confronto'".
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