Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

ESTRAZIONI PETROLIFERE E COMPETENZE GOVERNATIVE: ANALISI DI UN PROVVEDIMENTO CHE RIDUCE L'AUTONOMIA REGIONALE

Condividi su:
In riferimento alle recenti notizie che parlano di future estrazioni petrolifere nei nostri territori: non entrando nel merito, ma procedendo con una valutazione in termini giuridici e di opportunità politica, la scelta del governatore nazionale di appropriarsi di funzioni che spetterebbero alla Regione risulta di dubbia legittimità e politicamente in controtendenza rispetto alla recente riforma. Si tratta del ddl 1441 al vaglio del Senato che usurperebbe alle Regioni, per attribuirle allo Stato, alcune competenze, inclusa quella che riguarda la questione petrolifera. La politica del legislatore è sempre stata univoca nel voler attribuire maggiore autonomia ai cosiddetti enti autarchici territoriali, alla regione in particolare. In questo senso il decentramento dei primi anni '70 e la recente riforma del Titolo V che ha introdotto un principio di differenziazione lo dimostrano. Il progetto del legislatore è lungimirante: soddisfare l'interesse pubblico, le istanze delle comunità tramite l'ente autarchico più vicino al luogo di insorgenza delle stesse. Viene da chiedersi, dunque, perché il Governo si accinga a togliere la possibilità alla Regione Abruzzo di decidere sulla necessità di installazioni di tipo petrolifero. Risulta in questo modo difficile giustificare tale usurpazione di funzioni, alla luce della constatazione che non è più "il tempo dell'interesse nazionale". In un'ottica di differenziazione sono proprio le competenze che permettono di tutelare le peculiarità e di decidere la vocazione del territorio quelle più importanti. Se all'Abruzzo (ma anche alle altre Regioni) vengono sottratte funzioni che riguardano il "territorio- energia - ambiente", in cosa si dovrà differenziare l'Abruzzo di domani? Il diritto inteso come facoltà, potere di decidere sul futuro della propria regione spetta solo agli stessi abitanti. In questo senso dovrebbero essere gli abruzzesi a scegliere se potenziare la vocazione turistica del proprio territorio o se convertire l'Abruzzo in una regione ad economia estrattiva del petrolio. E' contraddittorio, da parte del Governo, promuovere una trasformazione in senso federale e poi porre in essere provvedimenti che accentrano il potere in capo allo Stato.
Condividi su:

Seguici su Facebook