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"VOGLIAMO VEDERE LE CARTE": LE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA 'PAOLUCCI' CHIEDONO CHIAREZZA AL COMUNE DI VASTO

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Vogliono vedere le carte che certificano l’agibilità della scuola. I genitori sono preoccupati. E chiedono al Comune di Vasto di assicurare, documenti alla mano, che la scuola media “Paolucci” è sicura. Ora una lettera con le sottoscrizioni dei genitori degli alunni verrà consegnata al sindaco, Luciano Lapenna. Un’iniziativa per chiedere all’amministrazione comunale certezze sul fatto che i ragazzi, tornando a sedere tra i banchi, non lo facciano in una scuola insicura. Prima il rientro programmato per giovedì, poi il contrordine, accompagnato da non poche polemiche. E’ il momento di fare chiarezza su una vicenda che tiene in apprensione 700 famiglie: tanti sono gli iscritti, cui vanno sommati i professori ed il personale. E non si devono escludere soluzioni alternative. Il nuovo Istituto d’Arte è quasi pronto e considerato il fatto che dovrà ospitare meno di 200 iscritti, non si deve escludere l’utilizzo di quegli spazi anche per le lezioni dei ragazzi delle “Paolucci” fino a quando non si sarà fatta chiarezza sulla situazione interna all’edificio scolastico di via Madonna dell’Asilo. La vicenda che, in base a quanto preannunciato dal Comune di Vasto, potrebbe addirittura avere strascichi giudiziari nei confronti dei giornalisti locali che se ne sono occupati, inizia martedì scorso. Alle 14.04, il municipio dirama un comunicato in cui tranquillizza la popolazione: “Nonostante le giornate festive, i tecnici del Comune di Vasto e della Provincia di Chieti hanno continuato a tenere sotto monitoraggio le strutture scolastiche chiuse a seguito del terremoto dello scorso 6 aprile”. L’amministrazione afferma che sono stati svolti “controlli accurati in tutti gli edifici scolastici ricadenti nel territorio comunale di Vasto, nei quali svolgono attività didattica, ogni giorno, circa 7mila 500 studenti. Gli edifici - si legge nella nota - non hanno evidenziato elementi riconducibili alle scosse sismiche degli ultimi giorni, e, pertanto, al momento sono stati ritenuti idonei per la ripresa dell'attività scolastica che avverrà, come previsto, da giovedì 16 aprile”. Poi, alle 13.22 di mercoledì 15 aprile, il contrordine in un nuovo comunicato del Comune: “Le scuole riapriranno lunedì prossimo, 20 aprile. Proprio qualche minuto fa il sindaco, Luciano Lapenna, al termine di un lungo vertice con la Protezione civile, ha firmato la relativa ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per i giorni 16, 17 e 18 aprile. Ordinanza resasi necessaria - è la motivazione addotta a sostegno della decisione - stante il perdurare dello sciame sismico ed al fine di consentire ulteriori ed approfonditi accertamenti e verifiche delle condizioni statiche di tutti gli edifici pubblici”. Intanto, sempre il 15 aprile, erano arrivati i problemi. All’istituto tecnico industriale "Mattei”, che aveva disposto la riapertura con un giorno d’anticipo, i 1.200 studenti rimangono fuori perché, fa sapere il preside, Rocco Ciafarone, si attende il via libera dalla Prefettura. Il giorno di lezioni salta. Alle “Paolucci”, invece, i controlli sono in corso. I genitori manifestano la loro preoccupazione. Alle redazioni arrivano anche delle foto. Il Comune e la direzione scolastica smentiscono che si tratti delle “Paolucci” e preannuncia un esposto alla magistratura “affinché si accerti se nel comportamento di taluni giornalisti si ravvisi o meno il reato di procurato allarme pubblico”. Ora, però, al di fuori delle polemiche, i genitori chiedono chiarezza. Solo dopo aver visto le carte manderanno tranquilli i propri ragazzi a scuola.
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