Riceviamo e pubblichiamo da Roberto Laccetti, commissario cittadino dell'Udc di Vasto. "In questi mesi la recessione economica mondiale si è fatta tangibile in Italia, nella nostra regione e soprattutto nella zona del Vastese e della Val Di Sangro, che fino a qualche tempo fa erano le due oasi felici dell’Abruzzo, provocando un rallentamento e in molti casi il blocco delle attività produttive, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. La crisi non ci aveva mai sfiorato grazie alle grandi multinazionali presenti nel territorio. Oggi la situazione è cambiata. Da ciò consegue che chi sta pagando pesantemente questa situazione sono i giovani, assunti con i contratti atipici che sono rimasti senza un’occupazione. Infatti in questo periodo nella nostra regione, abbiamo assistito al licenziamento di oltre 6.000 giovani e tra la zona del Vastese e quella del Sangro di oltre 2.500 giovani. L’Udc è consapevole della gravità della situazione lavorativa di questi giovani, i quali per la maggiorparte, non hanno nemmeno diritto agli ammortizzatori sociali (disoccupazione, mobilità , ecc.) e, senza alcuna immediata prospettiva, dovranno vivere pesando sui bilanci familiari.
Perciò l’Udc, che si ispira ai principi della famiglia e ai bisogni dei lavoratori, chiede al presidente della Regione Abruzzo, di farsi carico di intervenire con progetti e investimenti, coordinati con gli altri Enti (Provincia, Comune), che possono dare risposte alle necessità economiche di questi giovani o delle loro famiglie. Il momento esige un appello forte alla responsabilità collettiva, come cittadini, come attori della società civile, come interlocutori e protagonisti nella politica e nelle istituzioni".