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COMPIERE UNA RAPINA PER UN 'BOTTINO' DI 30 EURO: ALTRI RISVOLTI DOPO IL 'COLPO' ALLA TABACCHERIA IN CORSO PALIZZI

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Compiere una rapina per appena 30 euro. ''Forse è stato un tossicodipendente che aveva bisogno di soldi'', ipotizza il sostituto commissario Domenico Perrozzi, capo dell'Anticrimine di Vasto. Gli agenti del Commissariato hanno trovato il coltello da cucina con cui, sabato pomeriggio, è stata compiuta la rapina nella tabaccheria ''Di Cicco'' di via Palizzi, nei pressi dell'arco di Porta Nuova. Il rapinatore - un giovane magro, alto circa un metro e 75 - lo aveva gettato a terra all'interno dell'esercizio commerciale al momento di arraffare il cassetto del registratore di cassa, anche questo rinvenuto dai poliziotti: l'autore del colpo se ne era disfatto, gettandolo lungo via Porta Palazzo, la discesa che costeggia Palazzo d'Avalos e conduce a Vasto Marina ricongiungendosi a via Fonte Ioanna. Ammonta ad appena 30 euro in monete il bottino del raid (e non circa mille come inizialmente ipotizzato). Altri 7.5 euro erano ancora dentro il cassetto, su cui gli investigatori non hanno trovato impronte rilevanti che, invece, contano di rinvenire sul coltello, della lunghezza complessiva di 40 centimetri con una lama appuntita di 18. Gli uomini della Scientifica del Commissariato di Vasto stanno analizzando l'arma. Se salteranno fuori tracce utili all'indagine, queste verranno trasferite su lastrini trasparenti ed inviate alla Criminalpol di Roma per le necessarie comparazioni con la banca dati nazionale. Gli uomini dell'Anticrimine hanno sentito la proprietaria della tabaccheria, M.D.C., 72 anni, di Vasto. La donna, visibilmente scossa per l'accaduto, non ha saputo fornire una descrizione dettagliata del giovane, che si era coperto il volto con una sciarpa nella quale aveva praticato due fori in corrispondenza degli occhi. La commerciante, che gestisce l'attività insieme al marito e alla figlia, era sola al momento in cui è accaduto il fatto. Era dietro al bancone e stava guardando la tv. ''Di sicuro - spiega Perrozzi - l'autore della rapina non era un professionista. Probabilmente, si è trattato di qualcuno che aveva bisogno urgente di denaro, forse un tossicodipendente''.
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