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IL RICORDO DELLE FOIBE: A VASTO IL CONVEGNO 'ADDIO POLA' DEL ''COMITATO 10 FEBBRAIO''

a cura della redazione
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L'impegno del 'Comitato 10 febbraio' è quello di ristabilire e divulgare la verità sulla vicenda delle foibe e dell'esodo istriano, fiumano e dalmata; di diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, spirito critico nei confronti di quella parte di storia che per anni è stata volutamente oscurata sui libri di storia. In tal senso, il 'Comitato 10 febbraio' il cui responsabile dell'area del Vastese è Marco di Michele Marisi, ha organizzato un convegno dal titolo 'Addio Pola', sul tema in questione, che avrà luogo domani, lunedì 9 febbraio, alle ore 10, nella sala convegni degli 'ex palazzi scolastici' in corso Italia. Ospiti studenti delle scuole superiori vastesi, invitate all'evento, e tutti i cittadini che vogliono prenderne parte. Relatori del convegno Antonio Fares (storico), Angelo Tomasello (esule) e Magda Rover (esule). Nella stessa sala, oltre alla proiezione di un filmato, verrà allestita una mostra e quanti prenderanno parte all'incontro, potranno avere gratuitamente una copia del libro 'Il rumore del silenzio', scritto da un giovane studente dell'Università di Chieti. ''Mi ero impegnato - ha detto Marco di Michele Marisi - a rilanciare l'attività di ricerca e diffusione storica di questo periodo di storia italiana, volutamente omesso dai libri di storia e con il convegno in programma per lunedì - ho mantenuto quanto promesso. Ma certamente il lavoro del 'Comitato 10 febbraio' non termina qui. Durante il mese di febbraio - prosegue - altre mostre ed iniziative verranno prese a Vasto e nel territorio Vastese, per meglio diffondere le vicende che dal 1943 e per diversi anni ferirono l'Italia. In effetti - chiosa - alla vicenda si pose fine con la legge 92 del 30 marzo 2004, approvata dal Parlamento italiano, che istituì il 10 febbraio quale 'Giorno del ricordo'. Fino a quell'anno - conclude di Michele Marisi - tutta quella vicenda del confine orientale, era rimasta insabbiata e dunque continuava a ferire esuli e quanti ne rimasero coinvolti; Ricordare è doveroso ed anche utile per non ripetere gli errori della storia''.
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