''Il 'parto travagliato' che ha accompagnato la nascita della Giunta regionale è il segnale di una politica che di nuovo porta ben poco e la riprova che il problema all'interno del Pdl non era l'Udc ma l'unione forzosa tra An e FI e fra queste ultime ed i cespugli che oltre ad essere stati schiacciati sono stati anche mortificati da logiche poco rispettose e scarsamente solidaristiche''. Lo ha detto il capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale, Antonio Menna, parlando della formazione della nuova giunta regionale. ''Tuttavia - ha proseguito Menna - nessuna opposizione preconcetta, ma severa e costruttiva, soprattutto sulle grandi questioni che riguardano l'Abruzzo e giudicheremo di volta in volta l'azione del presidente Chiodi e del suo Esecutivo sulla qualità delle iniziative e sulla coerenza tra le cose da fare e quelle promesse. Anzi - ha proseguito Menna - nella lotta agli sprechi e all'abbattimento dei costi della politica saremo in prima linea al suo fianco a cominciare da subito. E la proposta che ci sentiamo di avanzare è questa: non diventino gli enti regionali occasione per pagare prezzi e cambiali ai mestieranti della politica o a coloro che, 'trombati' alle elezioni, sognano un posto al sole. Provi il presidente a lavorare sull'ipotesi di commissariare per sei mesi tutti gli organismi da rinnovare affidando ai dirigenti regionali la gestione provvisoria degli stessi per raggiungere due obiettivi: risparmiare fior di milioni alle casse regionali e riordinare gli enti''.