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ELIMINATI PURE I TERMOSIFONI ALLA STAZIONE: PASSI SEMPRE INDIETRO PER VASTO-SAN SALVO

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Prima di andare ad aspettare il treno alla stazione munirsi di giubbotti pesanti e sciarpe, perché vicino ai binari e nella sala d'aspetto la temperatura sarà più o meno la stessa. Bassissima. Rimarranno al freddo per tutto l'inverno i viaggiatori che prenderanno il treno alla stazione di Vasto-San Salvo, dove si fanno sentire pesantemente i tagli imposti dalle Ferrovie dello Stato. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati eliminati i 7 termosifoni della sala d'aspetto. La novità, tutt'altro che gradita ai passeggeri, non è passata inosservata tra la fine della scorsa settimana e la giornata di ieri, quando in molti si sono serviti dello scalo di contrada San Tommaso. Soffriranno il freddo soprattutto i pendolari, cioè studenti e lavoratori che ogni giorno utilizzano il treno per arrivare a Pescara. Ma non è l'unica brutta sorpresa che gli utenti hanno trovato: la necessità di risparmiare ha indotto le Ferrovie a chiudere anche le fontanelle dell'acqua potabile che si trovavano vicino ai bagni e lungo i marciapiedi. Per bere bisognerà andare al bar. Ma problemi potrebbero sorgere anche per chi scende dal treno con un bisogno impellente da espletare: è prevista, infatti, anche la chiusura serale dei bagni. Il tutto mentre rimane ancora altissimo il rischio di soppressione della biglietteria, che già nel periodo estivo, quello in cui la stazione fa registrare il maggior numero di arrivi e partenze, è rimasta chiusa per tutti i fine settimana. E' un continuo depotenziamento, quello che sta subendo Vasto-San Salvo, punto di riferimento di un territorio in cui vivono oltre 100mila persone. Pare, invece scongiurata l'eliminazione del posto di Polizia Ferroviaria. Ma ci si chiede se gli agenti saranno costretti, in un futuro non lontano, a presidiare una stazione-fantasma.
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