Dovranno rispondere di lesioni gravissime a Vasto quattro giovani del luogo, accusati del pestaggio di tre persone. L'episodio, secondo quanto accertato dalla agenti di Polizia del Commissariato, è avvenuto alcuni giorni fa e tutto è partito dall'arrivo, al Pronto Soccorso dell'ospedale ''San Pio da Pietrelcina'', di alcuni ragazzi presentatisi per farsi medicare dopo aver subito un'aggressione. A scatenare l'ira di W.P., G.N.D. e dei fratelli R.V. e F.V., tutti maggiorenni, sarebbe stata la relazione intrecciata tra la cugina di un appartenente ad una banda ed un parente di un'altra fazione. Una relazione amorosa non condivisa dalle rispettive famiglie. Per procurare le lesioni ai 'rivali', tre persone (il padre e due suoi figli) ha raccontato il dirigente del Commissariato Cesare Ciammaichella, sono stati utilizzati cosiddetti 'manganelli telescopici', corpo contundente che somiglia ad una spranga, rivestita in gomma ed anche in metallo, che contiene all'interno un cilindro più strettoi ed un altro pezzo di metallo che si trova alla sua estremità. ''Una vera e propria arma'', ha commentato Ciammaichella. Dalle indagini è risultato che quest'ultimo non è stato l'unico episodio di violenza. Nella foto il dirigente del Commissariato vastese, Cesare Ciammaichella