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Fa spesa con il bancomat rubato e poi chiede il 'riscatto' per restituirlo: 31enne arrestato

Carabinieri in azione a San Salvo

redazione
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A San Salvo i Carabinieri della Stazione di Termoli hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne dimorante in quel centro, con già a suo carico precedenti di polizia.

Le accuse, nei suoi confronti, sono di estorsione. furto con strappo ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

Le indagini degli uomini dell'Arma,  avviate in seguito a formale denuncia, consentivano di accertare che la serata del giorno prima a San Salvo l’uomo si era avvicinato alla vittima, un uomo termolese, strappandogli con gesto repentino un borsello contenente 100 euro in contanti, alcuni documenti ed effetti personali nonché una carta bancomat che, dopo la fuga, aveva anche indebitamente utilizzato per effettuare degli acquisti presso diversi esercizi pubblici della zona.

Il giorno dopo il 31enne contattava la vittima chiedendo una la somma di 40 euro in contanti per la restituzione del maltolto da consegnare nel corso di un incontro. Incontro che avveniva sotto gli occhi dei militari che bloccavano il malfattore.

A quel punto, sorpreso nell’immediatezza col frutto della propria condotta delittuosa ed appurate le sue responsabilità penali, l’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la sua abitazione per permanervi, in regime di arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto.

Nel corso della successiva udienza dinanzi al competente Giudice per le Indagini Preliminari, l’arresto veniva convalidato poiché legittimamente effettuato ed al 31enne, in relazione alle condotte delittuose del caso, veniva applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Nella medesima circostanza veniva altresì applicata al soggetto anche la misura dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese; ciò in relazione ad ulteriori pregresse condotte delittuose tenute dall’uomo nei confronti di suoi familiari/conviventi e configuranti, i reati di violenza privata e minaccia aggravata.

L’episodio in questione - si evidenzia in una nota dei Carabinieri - dimostra l’importanza rivestita dalla denuncia da parte delle vittime che recentemente, per fortuna sempre più spesso rispetto al passato, riescono a superare i propri timori iniziali e si dimostrano maggiormente propense a denunciare anche fatti di una certa gravità, come nel caso di specie, chiedendo aiuto ai militari dell’Arma”.

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