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Criticità irrisolte alla Casa Lavoro di Vasto

Carenza di personale di Polizia Penitenziaria e presenza massiccia di internati con grossi problemi psicofisici nella struttura di Torre Sinello

redazione
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Tutto tace nella Casa Lavoro di Vasto.

Inizia così una lunga ed articolata nota di Giovanni Notarangelo, segretario locale della sigla sindacale Osapp, rappresentativa del personale di Polizia Penitenziaria.

Potrebbe trapelare - aggiunge - che ormai gli anni bui siano alle spalle, niente di più falso a parte l’assegnazione di un nuovo Comandante di Reparto per sostituire chi giustamente per motivi di età anagrafica si appresta alla meritata pensione e al rientro del Direttore titolare dopo un lungo periodo di convalescenza, rimangono sempre gli stessi ormai arcinoti problemi di fortissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria e la presenza massiccia di internati con grossi problemi psicofisici.

A tutto ciò va aggiunto da qualche mese a questa parte la presenza di internati e detenuti di una certa pericolosità sociale di una certa valenza visto il loro curriculum criminale di tutto rispetto, gli stessi avendo notato la scarsa presenza di personale (si continua a fare servizio in quattro nel turno di notte e cinque in quello pomeridiano su una conta generale che si attesta sulle 100 unità circa tra Casa Lavoro e Sezione Circondariale), riescono ad ottenere tutto ciò che vogliono che vanno aldilà delle regole che la legge prevede, basta minacciare il personale di ricorrere ai soliti espedienti di autolesionismo o addirittura arrivare al danneggiamento di suppellettili, quadri elettrici, televisori e quant’altro pur di arrivare all’obbiettivo non previsto dalla legge.

Personale di Polizia Penitenziaria e vertici della struttura vastese per quieto vivere costretti alla resa pur di non peggiorare la precaria situazione.

A quasi un anno della protesta pacifica in piazza Barbacani e dal Consiglio comunale straordinario voluto fortemente dal primo cittadino di Vasto, Dottor Francesco Menna, nulla è cambiato, ricordiamo nell’occasione la presenza di alcuni esponenti politici tra onorevoli e senatori da remoto e, consiglieri regionali in presenza, ma nessuno ha mosso un dito per la Casa Lavoro di Vasto e, ancora la riunione in Prefettura a Chieti a novembre 2023, dinanzi a sua eccellenza il Prefetto Dottor Mario Della Cioppa.

A metà settembre dovrebbero prendere servizio, il condizionale è d’obbligo, 12 unità trasferite a domanda presso la struttura di Contrada Salotto, andrebbero a rimpiazzare le 10 unità perse nell’ultimo anno tra pensionamenti anticipati, di vecchiaia e riformati perché non più idonei al servizio. Morale: tutto rimarrà allo stato attuale - conclude Notarangelo -, tutto sulle spalle sulle solite facce note che assicurano il sevizio rinunciando a ferie, riposi ricoprendo 3/4 posti di servizio con inevitabile aumento dello stress da lavoro correlato.

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